TRENTOLA e la sua KERMESSE PATRONALE. Ieri, oggi… e domani? (parte 4)
Il lato "esterno" della festa di san Michele Arcangelo svolta ogni maggio a Trentola Ducenta (CE) tornerà ad essere almeno quello del citato periodo a cavallo fra la fine degli anni Ottanta e i primissimi anni Novanta?
Il sottoscritto, purtroppo, ammette di essere alquanto pessimista a riguardo. Difatti, se è vero che, in un modo o nell’altro, la concezione e lo svolgimento di una Festa Patronale finiscono per rappresentare l’
immagine riflessa dell’animo profondo di una comunità, allora non resta che mettersi le mani fra i capelli o mangiarsi i gomiti…
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Quella appena postata è la mappa scaricata da Google Maps di quella parte del territorio comunale di Trentola Ducenta che può essere fatta rientrare nella giurisdizione della Parrocchia San Michele Arcangelo. Con essa, in particolare, si nota un tentativo di rappresentazione di quel drammatico processo di speculazione edilizia che proprio qui, nell’ultima decina di anni, ha indubbiamente subito un’inconcepibile accelerazione.
In rosso appare cerchiata l’area compresa fra il prolungamento di via IV Novembre e quello di via Larga che hanno storicamente rappresentato l’ultima area di sparo dei Fuochi Pirotecnici Aerei per la kermesse micaelitica.In
blu, invece, risulta cerchiata l’area sud compresa fra l’area del c.d. Lavinaio (a sinistra di chi legge) e quella circostante il centro commerciale Jambo (a destra di chi legge).
A scanso di equivoci occorre precisare che nessuno auspica un divieto di edificazione residenziale e fintamente industriale (aree PIP) a favore delle bombe da tiro e delle fermate.
Invece, è quanto mai necessario augurarsi un salutare divieto di cementificazione oltre un certo punto della superficie comunale (unito a eventuali politiche di contenimento demografico) onde evitare la morte produttiva di un territorio, la congestione della rete infrastrutturale, l’invivibiltà quotidiana fra le persone e, infine, l’attenuamento o addirittura cancellazione di quei momenti di riconoscimento collettivo giammai fini a sé stessi, ma, proprio come le Feste Patronali (lungo i due versanti liturgico e ludico), essenziali per assicurare vera evoluzione nel percorso storico di ogni paese e paesino che sia.