Grandissimi tre giorni passati nel napoletano, ospite di Pirotek, per poter assistere alle sparate di Siano e Castello di Gragnano. Nel mio breve soggiorno, ho avuto anche modo di fare visita alla fabbrica dei fratelli Romano, che si trova ad Angri. Accolto fin da subito con entusiasmo e cordialità, mi è sembrato che ci conoscessimo da sempre. Chi mi chiamava di qua, chi mi chiamava di la, “Luigi ecco il caffè”, “Luigi è pronto il pranzo”.
Ogni tanto, qualcuno, confondendosi, mi chiamava con un altro nome. Ed ho avuto anche l'impressione che a tratti mi avessero scambiato per un pirotecnico rifinito. In realtà gli sbruffi mi vengono bene; sono il mio cavallo di battaglia.
Ho assistito alle ultime fasi della preparazione dello spettacolo di Siano, all'ultima prova della centralina, agli ultimi ritocchi. Mi sono ritrovato in mezzo ad un perfetto ingranaggio in cui ognuno svolgeva il proprio lavoro meticolosamente, ed io ho trascorso il tempo a scansarmi, visto che finivo sempre nelle parti sbagliate.
La prossima volta che scendo però dovrò mangiare di meno, e mi dovrò portare una bella tuta.
Un saluto a Stanislao, ai tanti Salvatore, a Giovanni, ad Alfonso, a Pasquale, a Francesco, ad Antonio (se non sbaglio, ma c'è sempre un Antonio) al signor Natale, a tutte le donne, Rosa, Teresa e Adele. Tutti quelli che non ho menzionato, non li ho dimenticati, semplicemente non ho afferrato il nome. Naturalmente un caro saluto anche a loro.
A Siano poi ho avuto modo di conoscere bomberman, che saluto, e sono stato fortunatamente preso in consegna da Giacomo, che mi ha fatto da cicerone per le vie del paese. Senza il suo soccorso sarei stato perso.
Un saluto a tutti gli amici incontrati li tra cui Adriano, Gel, Claudio, Pierpaolo, stutata, e Piroboys.
Ringrazio nuovamente Pirotek per l'ospitalità, e la moglie per le squisite melanzane alla parmigiana, e per l'altro piatto di peperoni ripieni, dei quali devo sicuramente rimediare la ricetta.
Unico rammarico della bella gita è che non sono riuscito ad assaggiare la braciola di capra, tanto rinomata.
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