La festa patronale costituisce ancora oggi per Ravello un momento speciale di preghiera e di gioia. Un'occasione per rinnovare spiritualmente la comunità e per rinsaldare i legami con le origini di una tradizione secolare, che magnifica il "dies natalis" di Pantaleone da Nicomedia, martire e taumaturgo, presente in mezzo a noi attraverso la reliquia del suo sangue.
Il mattino del 26 luglio sarà salutato dal Pregiato Gran Concerto Musicale "Città di Francavilla Fontana" (BR), diretto dal M° Ermir Krantja, che darà inizio ai festeggiamenti con l'esecuzione di marce sinfoniche in Piazza Duomo e per le vie del paese.
I matinée (ore 12.00) e le esecuzioni serali del 26 (ore 21.00) e 27 luglio (ore 22.15) riproporranno agli appassionati cultori delle orchestre di fiati le più belle pagine sinfoniche ed operistiche tratte da Dvorak, Čajkovskij, Donizetti, Puccini, Rossini e Verdi.
La liturgia della luce e l' esposizione della statua, seguita dal canto dei Vespri (ore 20.00), presieduti da S.Em.za Rev.ma Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, costituiranno l'incipit delle funzioni religiose. In questi momenti un' atmosfera di grande giubilo pervade la comunità ravellese, raccolta nella sua chiesa cattedrale, cuore pulsante della città, attorno all'altare dell'inclito sangue, che suole liquefarsi in occasione della speciale ricorrenza.
La solenne celebrazione eucaristica del 27 luglio (ore 10.30) sarà presieduta da S.Em.za Rev.ma Angelo Amato. In serata, poi, avranno luogo la Messa Vespertina (ore 19.00) e la processione del busto argenteo di San Pantaleone per le vie del paese mentre il grande spettacolo pirotecnico (ore 21.45), curato dalla rinomata ditta "Cav. Giovanni Boccia"da Palma Campania, suggellerà i solenni festeggiamenti che si concluderanno con uno scelto programma lirico-sinfonico. La festa sarà ripresa da Telediocesi che curerà nei giorni successivi uno speciale.
In tal modo anche i tanti ravellesi, lontani da Ravello per ragioni di lavoro o per altre necessità, ma saldi nei vincoli con il paese lontano, immutabili negli affetti e nelle memorie, che si congiungono idealmente alla terra natìa in nome di Pantaleone da Nicomedia, potranno prendere parte, seppure "virtualmente", ad un momento molto intenso in cui la comunità si raccoglie attorno alla mensa eucaristica e all'altare dell'inclito sangue per cantare di "Pantaleone la Gloria, la Potenza, la Fede".
_________________ Splendidfireworks
|