POST 6 – Lumi San Marcellino 2014 – Possibile individuazione di un BARICENTRO LUMINOSO osservando le aree di piazza Municipio, via De Paola, via Napoli e corso Italia (direzione nord e sud) – Riepilogo Il sottoscritto premette che le considerazioni di questo messaggio vanno prese come un “atto solo indicativo” poiché, in merito ai “lati A” e “lati B”, occorrerebbe una foto di ciascun arco installato nel 2014 a San Marcellino, cosa di certo possibile sul piano teorico, ma non su quello strettamente pratico.
Si passa comunque alla pubblicazione di quest’immagine che ha l’ambizione di ricostruire l’andamento degli archi nelle zone considerate rispetto alla ricerca dell’eventuale
baricentro luminoso.
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Ebbene,
se gli andamenti degli archi fossero realmente confermati vi sarebbe da mettersi letteralmente le mani nei capelli.Gli archi di Via De Paola, leggibili da ponente a levante (come indicano le frecce rosa), paiono avere come baricentro luminoso piazza Municipio. Quelli di via Napoli, invece, leggibili da levante a ponente (come indicano le frecce rosse) dovrebbero avere come baricentro luminoso la zona campestre (???). Quelli di corso Italia/Frignano, leggibili da nord a sud (come indicano le frecce), potrebbero avere come baricentro luminoso la linea ferroviaria (?!?!?).
In un mondo tutto suo, invece, sembrerebbe porsi il c.d. Incrocio il quale, per ‘naturali caratteristiche’, avrebbe come baricentro luminoso semplicemente sé stesso.
In questo contesto, infine, perfino per il tratto di corso Italia che conduce al vicino comune di Trentola Ducenta (CE) non parrebbero esservi certezze poiché il suo orientamento di lettura da nord a sud (come suggeriscono le frecce blu) potrebbe rimandare sia al c.d. Incrocio sia alla zona di piazza Municipio.
In buona sostanza, mentre un buon impianto luminoso spinge assai spesso per determinare un solo “baricentro”, nel caso di San Marcellino 2014 ve ne sarebbero tre, quatttro o addirittura cinque. Da questo punto di vista, quindi, il lavoro criscuoliano emerge in negativo pure per dispersività poiché diventa fattivamente difficile la ricerca di un chiaro orientamento di lettura per tutti gli apparati delle aree considerate.