Raffaele2012 ha scritto:
Il mio grazie al filmaker e a cav.Viola74 per aver fatto visionare questi video. Comunque, essendo quello diurno un mero saluto pirico, ritengo molto meglio soffermarsi solo sull'esibizione notturna.
Se ad ogni esibizione pirica notturna fosse possibile associare un "ambo", quella di Paola 2013 non potrebbe che corrispondere ai numeri 10 e 4. Dieci, infatti, sono le granate cilindriche (sette a colpi singoli e tre ad un intreccio cadauna) messe nell'apertura, mentre appena quattro restano le fermate dotate di controbomba.
In buona sostanza questa esibizione notturna si situa da un livello artistico-artigianale pressochè insignificante sia per la duplice assenza di bombe da tiro e di "spacchi e botta" sia per un numero assai esiguo di fermate dotate di controbomba, per le quali, poi, sfugge ogni idea di progressione per "altezza" e "larghezza".
A questo punto, però, non può non sorgere spontanea una domanda: perchè le località costiere devono sparare nei pressi del mare? Da dove discende tale obbligo? Proprio la location di Paola, ad esempio, è alquanto penalizzante in termini pirotecnici dovendosi posizionare i mortai lungo la spiaggia, colla folla negli immediati paraggi.
L'auspicio futuro per Paola, allora, è che s'individui in futuro una location migliore tale da permettere al fuochino di turno di esprimere tutto il proprio valore. Altrimenti è meglio smontare baracche e burattini a cominciare dall'insieme delle funzioni liturgiche: d'altro canto se anche l'arte può avvicinare alla spiritualità, è altrettanto vero che un'arte inespressa svilisce la stessa ricerca dell'interiore.
padre raffaele, sei sempre carico di entusiasmo .... complimenti