POST 32 – Vantaggio fondamentale del taglio dell’eccesso monetario in entrata

Il vantaggio fondamentale dell’azione di taglio delle entrate eccedenti consiste nella possibilità di cominciare a capire quante offerte siano veramente necessarie per lo svolgimento di una F.P. Esterna/sud Italia.

Mi spiego. Oggi a sparate aeree di un certo livello corrisponde grosso modo ad un certo tot di spesa, idem vale per un Concerto Bandistico più affermato dell’altro, per i Lumi, per la Paratura, e così via discorrendo.
Le domande da porsi sono però queste. E’ mai possibile che l’aumento delle cifre negli ultimi 5-10 anni (tanto per non andare troppo indietro nel tempo) dipenda solo dall’avanzata dell’Euro? solo dall’inflazione che colpisce materie prime? solo dalle Leggi, dai controlli, dai permessi? dalle tasse?

No! Cioè: non soltanto ed esclusivamente. Al pari di questi accadimenti, infatti, è da ritenere che anche l’eccesso monetario in entrata realizzato dai Comitati giochi un importantissimo ruolo. Perciò più si allargano i canali di ricavo e più il popolo versa offerte (in assoluta buonafede o per sfruttare i favori personali eventualmente concessi da quei componenti aventi finalità extrafestaiole); più ditte esecutrici e/o organizzatrici si contattano e più quelle precedenti hanno i mal di pancia; più i Comitati intensificano la ricerca di introiti e più il popolo può far calare il proprio contributo economico (per stanchezza o delusione in buonafede; oppure per ritorsione non avendo ottenuto quei piaceri personali tanto bramati da parte dei componenti aventi finalità extrafestaiole); più le scelte dei Comitati assumono contorni fantasiosi e più il livello medio e complessivo delle varie performance si abbassa malgrado continui adeguamenti contrattuali. Il tutto, insomma, secondo una schema logico (e cronologico) che a questo punto si spera sia perfettamente compreso.

POST 32.1

Il taglio delle entrate in eccesso si rivela perciò cosa benefica proprio per gli enti organizzatori.

D'altronde:

A) avendo abitualmente a disposizione una quantità di fondi circoscritta, può occorrere poco aumento di budget per usufruire di 1 unità in più di prestazione per quantità e qualità;

B) avendo abitualmente a disposizione una quantità di fondi enormemente ambiziosa, possono essere necessari notevoli aumenti di budget per usufruire di 1 unità in più di prestazione per quantità e qualità.

Fin quando i Comitati hanno saputo circoscrivere l’eccesso di moneta in entrata, la tendenza generalizzata del “Mercato delle F.P. Esterne/sud Italia” è stata quella di predisporre interessanti miglioramenti di prestazione per quantità/qualità in cambio di incrementi contenuti dei compensi.
Attualmente non è così. Ciò vuol dire che il “Mercato” ha avuto una sensibilissima alterazione.

POST 33 – Reazione delle ditte esecutrici e/o organizzatrici per conto del Comitato innanzi ai tagli di entrata

I destinatari dei RIMEDI qui individuati sono i Comitati. Ciò nonostante un cenno alla reazione delle ditte esecutrici e/o organizzatrici di eventi, scenografie e quant’altro va fatto pure per comprendere le importanti implicazioni che possono interessare più da vicino proprio i committenti.

A tal proposito occorre sottolineare che un’azione di taglio dell’eccesso monetario in entrata da parte dei Comitati può, nell’immediato, spingere le ditte esecutrici e/o organizzatrici ad un ulteriore peggioramento delle proprie prestazioni per quantità e qualità.

Tuttavia si ritiene che la cosa non possa andare avanti all’infinito, specie se le ditte esecutrici e/o organizzatrici vivono quasi principalmente di F.P. Esterne/sud Italia (Concerti Bandistici e sparafuochi in primis). E’ più prevedibile, allora, che si verifichi una fase di assestamento al termine della quale (adottati tutti i succitati RIMEDI necessari) emerge una più funzionale aderenza fra la cifra delle entrate realizzabile da un Comitato e la cifra stilistica accondiscesa dalla ditta di turno.



Si prosegue in data 05-04-2013 colla pubblicazione dei sei messaggi che concludono tutte le riflessioni del sottoscritto sul tema qui in oggetto.

POST 34 – PESSIMISMO CIRCA IL VERIFICARSI DI UN’AZIONE DI TAGLIO DELL’ECCESSO MONETARIO IN ENTRATA DA PARTE DEI COMITATI

L’esistenza di RIMEDI comportamentali e programmatici non deve però suscitare facili entusiasmi. D’altronde cosa servirebbe per dare ad essi un’immediata efficacia?

In primis un approccio generalizzato di tutti i Comitati, o perlomeno di 2/3 di essi, volto ad un contemporaneo contrasto dell’eccesso monetario in entrata. Un po’ come il pressing nel calcio che riesce solo quando c’è coordinamento fra tutti i giocatori.
Il fatto è che la squadra di soccer ha solo 11 atleti in campo, mentre, anche solo in questo istante, gli iscritti ad un Comitato in carica sono contemporaneamente migliaia e migliaia in tutta l’Italia meridionale. Inoltre va ricordato che ogni testa rimane un tribunale a sé stante e che accordi riguardanti tantissime persone hanno sempre vita nulla o brevissima.

In secundis servirebbe un’azione di contrasto condotta dai medesimi Comitati che hanno provocato il sovrappiù di entrata.
L’eccesso di moneta in entrata equivale, per tutto quanto è stato scritto finora, ad una sorta di tsunami. E il Comitato che lo determina dovrebbe avere l’obbligo ideale, storico e pratico di rimediare, per una questione di opportunità e perfino di buona educazione, senza darsela vigliaccamente a gambe levate. Insomma per fare un po’ di aria pulita, per consentire ad un gruppo organizzatore subentrante di cominciare con una già ritrovata limpidezza di impostazione programmatica.
Ma tutto ciò, lo si ammette, è pura utopia. Perché? Perché l’uomo è un animale orgoglioso: più sceglie inopportunamente e più spaccia il suo equivoco per una conquista di civiltà.

POST 34.1

Eppure le più grandi ragioni di pessimismo sono altre due. Si comincia dalla prima.

Anche se un Comitato volesse rimediare ad una situazione di eccesso di moneta in entrata difficilmente vi riuscirebbe. Perché far scendere gente dal carrozzone una volta che è stata fatta salire diverrebbe compito particolarmente gravoso.

Addirittura si potrebbe arrivare ad una situazione di diffusa ostilità ambientale nello stesso paese/frazione/città. A quest’ultimo proposito sono evidenziate (nonchè ricordate) le seguenti circostanze:

• il Comitato ha messo a libro paga un numero sempre più insostenibile di ditte esecutrici e/o organizzatrici di eventi, scenografie e quant’altro;

• nel Comitato permangono degli "iscritti-ditte esecutrici e/o organizzatrici" che hanno dunque un conflitto di interesse il quale può essersi già evoluto in una trama assai densa di relazioni più o meno collaterali alla Festa;

• nel Comitato permangono degli iscritti aventi delle finalità legate solo alla mera visibilità politica la quale può essersi già evoluta in una trama assai densa di relazioni più o meno collaterali alla Festa;

• nel Comitato permangono degli "iscritti-esercenti commerciali" che, nell'ottica del solo conseguimento (in via prevalente o esclusiva) di un un diretto profitto, hanno nel frattempo sviluppato una trama assai densa di relazioni più o meno collaterali alla Festa.

Insomma il pericolo più grave che si corre con un prolungamento nel tempo dell’eccesso di moneta in entrata è quello di tramutare Comitati e F.P. Esterne/sud Italia per ciò che non sono: agenzie di forzato collocamento lavoro per cui bisogna far campare tutti pur senza alcuna attinenza specifica rispetto alla kermesse in oggetto.

Una cosa snaturata, insomma, alla fine diviene intrattabile perché più la si tocca e più puzza. Proprio i Comitati dovrebbero ben tenerlo a mente per primi.

POST 34.2

Per esporre l’altra più importante ragione di pessimismo circa la rimozione dell’eccesso di moneta in entrata nell’ambito delle F.P. Esterne/sud Italia occorre partire dal presupposto che le riflessioni sull’argomento fin qui esposte riguardano protagonisti (Comitati, popolo, ditte esecutrici e/o organizzatrici) che tendono a muoversi in modo sì assai discutibile dal punto di vista artistico-artigianale, ma pur sempre legittimo.

La realtà concreta del Meridione d’Italia, purtroppo, suggerisce anche ben altre cose. In buona sostanza nulla impedisce di supporre che le occasioni decisionali di un Comitato siano state/siano ancora/siano da adesso/siano in futuro condizionate al 100% da fattori riconducibili a fenomeni di delinquenza più o meno organizzata. D’altronde va ribadito che le kermesse patronali non stanno sotto la campana di vetro e che, perciò, possono facilmente subire i riflessi di più quotidiane, consolidate e devastanti questioni.

In tale ottica va altresì ricordato che poco cambierebbe se i summenzionati fattori di delinquenza scaturissero da attori interni e/o esterni all’ente organizzatore.

A riguardo mi fermo qui. E lo faccio ammettendo di gettare un cono d’ombra inquietante sugli sviluppi passati, presenti, futuri dell’eccesso di moneta in entrata nelle F.P. Esterne/sud Italia.

POST 35 – CONCLUSIONI GENERALI

La nascita, il concreto svolgimento e la prosecuzione nel tempo degli effetti dell’Eccesso di moneta in entrata nell’ambito delle Feste Patronali “Esterne” del Sud Italia scaturiscono tutti da un equivoco percettivo che appare in sede di Comitato. Sempre qui, poi, l’equivoco percettivo si fa prima giustificazione immediata, poi pensiero abituale e, infine, azione dispersiva e confusionaria.

Da notare come tale progressione trovi un frequentissimo interessante indizio nel calo dell’incidenza finanziaria legata ai Concerti Bandistici e alla Pirotecnica Aerea che decresce fino a scomparire del tutto.

Come scritto e come ribadito nei POST 26 e 30, però, non si tratta, in linea meramente concettuale, di utilizzare in maniera diversa lo stesso capitale, bensì di non fare in mdo che si compiano nel concreto quei meccanismi “di conteggio popolare fra un evento e all’altro” e “di mal di pancia delle ditte precedenti” considerati rispettivamente fra il primo (http://www.piroweb.it/forum/viewtopic.php?f=55&t=4143) e il secondo topic (http://www.piroweb.it/forum/viewtopic.php?f=55&t=4146) di questa trattazione.

Dunque spetta ai Comitati risolvere nella propria sede l’equivoco percettivo. Solo in questo modo, infatti, pensiero abituale e azione possono tradursi in una costante valorizzazione artistico-artigianale dei Concerti Bandistici e della Pirotecnica Aerea, elementi storici, specifici e sempre attuali di ogni kermesse patronale meridionale.

Un Comitato che corregge al meglio la sua percezione festaiola può aiutare a meglio chiarire il rapporto fra le varie ditte esecutrici e/o organizzatrici di eventi, scenografie e quant’altro poiché si stabilisce, in maniera assai funzionale, una vera e propria SCALA GERARCHICA fra i performer più o meno fondamentali, più o meno incompatibili.

Un Comitato che corregge al meglio la sua percezione festaiola, inoltre, può aiutare lo stesso popolo ad avere una più corretta considerazione delle kermesse patronali meridionali in modo da non ispirare equivoci e illusioni di alcun tipo.

POST 36

Tuttavia, come esposto nei messaggi 34, 34.1 e 34.2, resta assai difficile una più vasta correzione dell’eccesso di moneta in entrata nell’ambito delle F.P. Esterne/sud Italia.

In tale ottica un’antica citazione dialettale tradotta approssimativamente in italiano può, meglio di ogni altra frase, sintetizzare l’intero discorso. Essa recita così: quando all’asino fai indossare le braghe, questi va facendosela addosso.

Perciò quello che resta e che resterà ancora per chissà quant’altro tempo nell’ambito delle Feste Patronali Esterne del sud Italia è principalmente pure questo: l’eccesso di moneta in entrata con i suoi dannosi effetti.

D’altronde il sovrappiù di ricavi in cosa consiste? In un sacco di soldi in più a cui ognuno potrebbe aspirare per dargli la destinazione che si ritiene più gradita, o peggio ancora più utile per sé stesso, con tanti saluti alle specificità storiche di questa kermesse! E allora che si faccia parte di un Comitato, del popolo contribuente o «delle ditte esecutrici e/o organizzatrici in conflitto di interessi» fa poca differenza perchè deleterie restano sia l’ingenua buonafede messa nella ricerca di 1 soldo in più di ricavo sia la mossa calcolata (colla quale ogni F.P. Esterna/Sud Italia può degradare a semplice mezzo per finalità extrafestaiole).

Perciò perché tagliare l’eccesso di entrate? Meglio tenerselo per accontentare tutti! Così prosegue la corsa al miglior posto al sole dove fra Comitati, popolo e ditte fanno da padrone superficialità, scarsa cultura festaiola, presunzione e arroganza. Tutte assieme o una alla volta.

Ho concluso. Esprimo la più viva riconoscenza agli eventuali pazientissimi lettori ed ATTENDO FIDUCIOSO QUALSIASI POSSIBILITÀ DI INTERAZIONE. Sono pronto a chiarire il contenuto di ognuno dei miei post. Desidero inoltre precisare che non riservo pregiudizi sulla base della lunghezza di potenziali repliche: saprò leggere con altrettanta attenzione.