Carissimi, visto che nessuno ha mai parlato di questa antica tradizione ligure e dal momento che io vivo proprio in Liguria mi piacerebbe parlarvi di cosa siano i "mascoli". 1) Il mascolo (conosciuto in altri luoghi come "mortaletto" e "mortaretto") è un oggetto in ghisa che viene caricato con una piccola quantità di polvere nera fortemente pressata con della segatura: pesa circa 2 kg, è alto circa 12-15 cm ed ha una base più larga in cui è presente un piccolo foro ("l'abboggino"). Oggi il mascolo è prodotto in acciaio in quanto la regolamentazione vigente proibisce l'uso della ghisa. 2) Il mascolo più grande è chiamato cannone. 3) La polvere nera utilizzata per le sparate di mascoli è di due tipi: lucida e scura. La polvere cosiddetta lucida è venduta allo stato granulare e per essere utilizzata necessita di setacciatura. La parte grossolana viene impiegata per il caricamento dei mascoli, la parte fine per la realizzazione della riga. La polvere cosiddetta scura viene venduta in polvere e viene impiegata come "reffino" ovverosia come polvere per l'innesco (viene pressata nell'abboggino). 4) La sparata di mascoli può essere divisa in due parti: la riga e il riondino. La riga è una successione di mascoli, collegati insieme con la polvere nera, che con la sua combustione porta il fuoco ai mascoli realizzando un cadenzamento ritmico. 5) Il "riondino" (chiamato "ramadan" a Rapallo e in tutto il Golfo del Tigullio e "branda" a Sori) costituisce il finale della sparata. Nella sua forma classica è una disposizione di mascoli realizzata a triangolo allungato, in cui le due righe esterne, i lati del triangolo, vengono progressivamente affiancate da nuove righe all'interno man mano che si procede verso la base ed il triangolo si allarga. Il brandä attacca al vertice e brucia generando un fragoroso crescendo, che si conclude con il gratïn, la base del triangolo in cui i mascoli sono disposti a file serrate. Chiude tradizionalmente la sparata lo scoppio di tre cannoni. 6) La sparata è seguita dal fochino che porta con sè un bettone (si tratta di un bastone che ha alla sua estremità una palla di acciaio rovente, fatta scaldare per alcune ore: lo scopo è quello di riaccendere la sparata in caso si spegnesse).
Questa tradizione è ancora viva nella provincia di Genova nelle feste di: Avegno, Rapallo e frazioni limitrofe, Santa Margherita Ligure e frazioni limitrofe, Sori e frazioni limitrofe, Recco, Favale di Malvaro (un tempo però era protagonista in moltissime altre!).
Ecco alcuni video fatti da me nel corso della festa di Recco:
Ciao Mascolo ! vedo che già alimenti argomentazioni buon lavoro in questo sito ! bella la vostra tradizione paese che vai usanza che trovi . Dal vivo ancora non ho avuto il piacere di vedere questo genere di sparata tradizionale ma non mancherà occasione .Complimenti e grazie per averci resi partecipi.
ragazi anche se in piccola scala io ho avuto la fortuna di vedere uno spettacolo rapresentativo di queta bella tradizione al fireworks one, molto emozionante e bello specie nel finale dove ti trasmette vera e propia potenza nel crescendo dei colpi tremava il terreno ............. spero di assistere ad altri spettacoli di questo genere ed è anche da ammirare la precisione e la pazienza che i pirotecnici anno per caricare centinaia di cannoncini...
Iscritto il: 17/06/2008, 15:23 Messaggi: 8176 Località: san severo (fg)
bell'argomento. complimenti.
ecco a voi alcune foto scattate durante i preparativi dello spettacolo che gli amici del sestiere rapallo stavano preparando per la fireworksone (1^ fiera internazionale di pirotecnica)
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