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Scritto da Administrator   
Lunedì 22 Dicembre 2008 18:05



CANDELA ROMANA

La “candela romana” è quell’artificio pirotecnico che lancia in aria in sequenza striscioni o perle colorate.
Usata da sola ha poco fascino, ma l’accensione simultanea di più candele romane, disposte a terra a formare ventagli, crea delle scenografie di sicuro effetto.

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La candela romana si presenta come un cilindro di cartone pressato, ed è proprio da questo unico mortaio che vengono lanciate, una alla volta gli striscioni colorati.
Il tubo di cartone, che è ben chiuso ad una estremità, deve essere molto resistente per sopportare i vari lanci.

Il funzionamento di una candela romana è abbastanza semplice: in fondo al tubo di cartone c’è la polvere nera che costituisce la carica di lancio, sopra poi c’è uno striscione o una stella cilindrica, e quindi si inserisce il ritardo, che serve anche ad isolare il lancio da quello precedente. Si continua così, alternando carica di lancio, stella e ritardo fino a riempire il cilindro. Di solito le candele romane professionali hanno 8 lanci.

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Fondamentale perché l’artificio funzioni correttamente è che il ritardo presente tra una sezione e l’altra non faccia passare il fuoco. Una volta il problema si risolveva nel seguente modo: messa la carica di lancio e la stella, si caricava altra polvere nera che poi veniva battuta, in questo modo si creava un tappo che bruciava lentamente (stesso principio delle spolette), e che evitava agli elementi sottostanti di bruciare anzitempo. Oggi invece si usano dei più comodi feltri di stoffa che hanno al centro un comodo alloggiamento per caricare la cordamiccia che trasmette il fuoco. Con la pressione del lancio il feltro viene schiacciato in basso, ed è proprio questa azione che lo fa aderire alle pareti della candela romana, tanto da sigillare al passaggio del fuoco la sezione sottostante, allo stesso tempo la cordamina incendiata dalla polvere di lancio brucia lentamente, trasmettendo il fuoco alla stessa successiva sotto con il giusto ritardo.

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Un’altra questione da tenere presente per l’ottima riuscita di una candela romana, è che tutti i lanci devono arrivare alla stessa altezza. Come è noto anche ai più sprovveduti, un lancio arriva alto tanto più è lungo il mortaio e tanta più carica di lancio c’è. Ora è evidente che la prima stella ad essere lanciata dalla candela romana ha a disposizione una lunghezza del mortaio minore, rispetto a quelle successive. Di conseguenza, più si procede verso l’alto della candela romana, è più il lancio deve essere maggiore in quanto deve far sì che il piccolo spazio che c’è tra lo striscione/stella e la bocca di fuoco della candela romana, faccia salire lo striscione/stella alla stessa altezza dei colpi precedenti, che anche se hanno una carica di lancio minore, sfruttano la lunghezza maggiore del tubo.

Perché l’effetto delle candele romane sia coinvolgente occorre che tutte sparino allo stesso momento tutti ed 8 i lanci. Per il primo lancio non c’è problema, ma se i ritardi non sono stati fatti con cura, quando si arriva al 3° o 4° lancio si perde la sincronia.

Il primo striscione/stella, è collegato alla miccia per mezzo della “Pasta di Polvere”, che non è altro che “polverino” leggermente bagnato, che asciugandosi si indurisce e funge sia come innesco che da collante tra la miccia ed il primo striscione.

L’effetto provocato dalle candele romane, è una lunga striscia colorata, bianca, a salice, a cracker, a seconda dell’effetto che si voglia creare.

All’estremità del tubo, per protezione, viene messo un coperchietto plastificato che non deve essere tolto dall’operatore prima che la candela romana spari; infatti, il primo striscione/stella che partirà, nel salire in cielo, lo fa cadere in terra. La candela romana, non viene tenuta in mano, ma deve essere saldamente ancorata al terreno con apposite attrezzature idonee al mantenimento e ancoraggio dell’artificio stesso.

Ultimo ritrovato della tecnica per venire incontro al pirotecnico è la seguente macchina carica candele romane.

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Ultimo aggiornamento Martedì 14 Luglio 2009 06:25
 

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