POST 1

Un caloroso saluto agli utenti, ai moderatori e agli amministratori di Piroweb. Apro questa nuova discussione perché desidero chiarire un argomento appena accennato nelle tre precedenti discussioni sugli sponsor privati, sui diretti versamenti di moneta pubblica ai Comitati, sulle cd. Lotterie. Per far capire a cosa mi riferisco in particolare, ecco la sottostante frase.

Le Feste Patronali “Esterne” del sud Italia soffrono generalmente dello stesso grave tipo di problema: un eccesso di moneta in entrata realizzato dai Comitati.

Per Eccesso di Moneta in Entrata s’intende quella situazione per cui, dato un livello di partenza, gli introiti legati ad una Festa Patronale “Esterna” del sud Italia aumentano fino a poter determinare:
‒ in primo luogo, una dispersione della relativa programmazione tramite eventi e scenografie che rimangono secondari o del tutto incompatibili;
‒ in secondo luogo, un’involuzione artistico-artigianale dell’intera kermesse che coincide col calo quantitativo e qualitativo degli eventi specifici legati ai Concerti Bandistici e alla Pirotecnica Aerea.

POST 1.1 bis

Non ci vuole molto per notare fattivamente tale situazione. Basta confrontare fra loro, per un tot di anni e per una medesima località, i contenuti dei depliant, i livelli delle sparate aeree, la maggiore o minore presenza di Concerti Bandistici, l’evoluzione dell’apparato di Lumi, la tipologia di cantanti, la crescita più o meno sostenuta dell’apporto quantitativo e qualitativo delle manifestazioni secondarie.

Inoltre basta usufruire di qualche buon testo locale per avere cognizione del percorso storico seguito da una singola kermesse; basta avere la possibilità di prendere atto dei prospetti contabili (anche il web può aiutare); basta perfino la semplice lettura delle dichiarazioni rilasciati sui mass media da questo o quel presidente.

Serve insomma serenità e un pizzico di sana pazienza. Vedere e maturare convincimenti sulla base di ciò che si osserva (oggettività dei convincimenti).

Ovviamente può essere di grandissimo aiuto l’aver partecipato o il partecipare alle attività di Comitati Feste (o di enti simili).

POST 2

Prima di addentrarsi nel vivo della riflessione in oggetto si rivela necessario precisare, pure per assoluta correttezza verso tutti gli utenti, che essa si presenta alquanto approfondita. Tuttavia, per consentire una possibilità di lettura più agevole, si è optato per una trattazione distribuita in ben tre topic.

Nel primo topic, trova anzitutto spazio una parte introduttiva valevole per l’intera trattazione [POST dal 3 al 5.1] .

Poscia si considera il “versante” dei Comitati e del popolo [POST dal 6 al 10] che è, in primis, affrontato colla descrizione di un caso-esempio suddiviso in sette fasi temporali (situazione preliminare; situazione di partenza; nel breve periodo; nel medio periodo; nel medio-lungo periodo; nel lungo periodo; nel lunghissimo periodo).
Successivamente, prendendo spunto proprio dal caso-esempio, il raggruppamento delle sei fasi seguitanti quella preliminare in due distinte parabole temporali (“ascendente” e “discendente”) permette di individuare le principali cause dell’ecccesso di moneta in entrata lungo codesto “versante”, le quali tendono a verificarsi nella realtà concreta e che sono valide per la generalità delle kermesse patronali meridionali.

Nel secondo topic trovano spazio:
• il “versante” delle ditte esecutrici e/o organizzatrici di eventi, scenografie e quant’altro per conto di un Comitato F.P. Esterna/sud Italia [POST dal 11 al 15] ;
• una sintesi generale di quanto scritto fin qui separatamente fra i due “versanti” [POST dal 16 al 18];
• i possibili effetti dell’eccesso di moneta in entrata [POST dal 19 al 22] .

Nel terzo ed ultimo topic, infine, sono considerati:
• la responsabilità artistico-artigianale dei Comitati [POST 23 - 24 - 25] ;
• i principali rimedi, oggettivamente validi, per la soluzione del problema, [POST dal 26 al 33] suddivisi in due categorie: comportamentali e programmatici;
• i motivi di pessimismo circa la rimozione dell’eccesso monetario in entrata [POST 34 – 34.1- 34.2] ;
• le considerazioni conclusive a titolo generale [POST 35 e 36].

Maggioranza schiacciante dei post (eccetto quelli dal 16 a 18, e i due conclusivi) è, come già si vede, conteggiato con un colore diverso a seconda del “ramo di ragionamento” a cui appartengono: rosa per la parte introduttiva di valenza generale; blu per il “versante” dei Comitati e del popolo; rosso per il “versante” delle ditte esecutrici e/o organizzatrici di eventi, scenografie e quant’altro; viola per gli effetti dell’eccesso monetario in entrata; verde per indicare la responsabilità dei Comitati; arancione per presentare i rimedi; marrone per i motivi di pessimismo. In questo modo un’eventuale sensazione di smarrimento logica dovrebbe, si spera, essere avvertita di meno.

POST 2.1 – AVVISO “PRATICO” CIRCA LA PUBBLICAZIONE DEI MESSAGGI IN QUESTO PRIMO TOPIC

Per consentire ai lettori non solo una più agevole lettura ma anche una più rapida risposta, si è optato per una pubblicazione dei messaggi di questo primo topic in modo scaglionato.

Il giorno 18-03-2013 con l’immediata pubblicazione di quattro messaggi dopo questo.
Il giorno 19-03-2013 con la pubblicazione di un blocco di quattordici post.
Il giorno 20-03-2013 con l’esposizione di altri nove.
Il giorno 22-03-2013, infine, con undici ulteriori messaggi.

È intuibilmente rispettata la numerazione progressiva dei messaggi.

POST 3 – INTRODUZIONE AL TEMA DELL’ECCESSO DI MONETA IN ENTRATA NELL’AMBITO DELLE FESTE PATRONALI “ESTERNE” DEL SUD ITALIA

Eccoci ora al dunque. Nelle Feste Patronali Esterne del sud Italia esiste ed è ben visibile una problematica di eccesso di moneta in entrata.

E non solo: più si raggiungono livelli importanti di entrate, più vi sono danni e non vantaggi per una Festa Esterna. Danni che coincidono col calo, da un punto di vista del livello artistico-artigianale, degli eventi storici, specifici ed attuali dei Concerti Bandistici e della Pirotecnica Aerea.

In particolare gli scopi delle seguenti riflessioni divengono:
• dimostrare le oggettive modalità prevalenti di nascita e di prosecuzione nel tempo dell’eccesso di moneta in entrata;
• dimostrare quali sono i soggetti protagonisti e quali sono i fattori incidenti rispetto a tale eccesso;
• dimostrare gli effetti di tale eccesso monetario in entrata;
• dimostrare la decisiva responsabilità artistico-artigianale dei Comitati a tal riguardo.

Ma cosa implica la dimostrazione delle oggettive modalità prevalenti di nascita e di prosecuzione nel tempo dell’eccesso di moneta in entrata nelle F.P. Esterne/sud Italia? Certo non mettere nero su bianco delle leggi costituzionali! Significa più semplicemente proporre delle riflessioni fatte a titolo generale e che riguardano situazioni notate assai di frequente nella realtà pur mutando i contesti ambientali e i Comitati (da qui il senso dei termini: oggettive e prevalenti).
Come tutte le osservazioni in generale va accettato il loro difetto nel cogliere le sfumature più piccole.

Tuttavia l’occasione può rivelarsi ancora più interessante. Nell’ambito dei seguenti post, infatti, vi è modo anche di tracciare un profilo prevalente degli ultimi 50-60 anni di Storia delle F.P. Esterne/sud Italia, nonché di prevederne ulteriori implicazioni per un periodo di tempo di altri 2-3 lustri a partire da ora.

POST 4

Dunque l’eccesso di moneta in entrata è ampiamente visibile davanti agli occhi di tutti. Ciò nonostante non è sempre facile soppesarne la presenza in maniera nitida. E questo perché tantissime variabili interagiscono contemporaneamente collo svolgimento di una F.P. Esterna/sud Italia.

Ecco perché diviene utile procedere con un’analisi nell’ambito della quale si assumono come pari a zero le sottostanti variabili. Ossia:
• andamenti dell’Economia a livello locale, nazionale e mondiale (poco importa se buoni o cattivi);
• processi di inflazione delle materie prime;
• tasse e similari;
• variazioni legislative per i settori qui più o meno accennati;
• problematiche logistiche (valide più spesso per Fuochi Aerei, ma non solo);
• imprevisti in cui può imbattersi fattivamente qualsiasi ente organizzatore;
• imprevisti in cui può imbattersi fattivamente qualsiasi ditta esecutrice contatta.

Perché queste 7 variabili (alcune importantissime, altre meno) sono considerate pari a zero pur se possono coprire una percentuale di non poco conto del fatturato?
Perché si tratta di variabili che esigono sostegno finanziario indipendentemente dalla volontà dei Comitati. Invece la dimostrazione della presenza dell’eccesso monetario in entrata esige che sia messa in risalto proprio la forza decisionale degli enti organizzatori.

Sarà invece considerata come variabile incidente l’introduzione sul mercato di nuove tecnologie, più o meno allo stadio di prototipo, giacché esse costituiscono un’importante punto “a favore” dell’eccesso monetario in entrata; soprattutto quando la novità commerciale non coincide con una vera novità artistico-artigianale rispetto al contesto di riferimento (ad es. i cosiddetti piromusicali, equivocamente intesi come nuovo genere pirotecnico).

POST 5

Si conclude la parte introduttiva colle seguenti precisazioni, effettuate allo scopo di evitare taluni fraintendimenti.

In primo luogo va evidenziato che il sottoscritto giammai si riconosce nelle più inibitrici posizioni del clero a proposito delle Feste Patronali Esterne del sud Italia.
• Il clero è naturalmente contro le kermesse patronali per la sola ragione che della loro esistenza: da qui alla solita denuncia dello spreco di soldi il passo diviene breve, e pochi spiccioli o svariati miliardi non fa differenza.
• Nell’ambito della presente trattazione, invece, emerge il dato che le Feste Esterne conoscono un problema di eccesso monetario in entrata rispetto a quanto in realtà servirebbe. Con tutte le conseguenze negative che ciò implica sul piano storico, specifico ed artistico-artigianale.

In secondo luogo faccio timidamente presente che scrivere usando espressioni più o meno perentorie non reca offesa nei riguardi di chicchessia. Significa soltanto accorciare i tempi di riflessione. Ciò nonostante desidero anticipare le mie scuse nel qual caso la parola scelta possa comunque risultare lesiva per la sensibilità altrui. Scuse che porgo dunque per il linguaggio, giammai per il contenuto totalmente innocuo delle affermazioni.

POST 5.1

Un’ultimissima precisazione, infine. Nel corso di questo e degli altri due topic a seguire si trovano cenni anche a riguardo di temi già visti precedentemente quali:

- gli sponsor privati (http://www.piroweb.it/portale/index.php?option=com_jfusion&Itemid=17&jfile=viewtopic.php&f=55&t=4124),

- i contributi pubblici monetari direttamente erogati al Comitato (http://www.piroweb.it/portale/index.php?option=com_jfusion&Itemid=17&jfile=viewtopic.php&f=55&t=4129),

- le Lotterie (http://www.piroweb.it/portale/index.php?option=com_jfusion&Itemid=17&jfile=viewtopic.php&f=55&t=4141).

Da notare, però, come essi siano ora inseriti in un contesto diverso e, soprattutto, più ampio rispetto a quelli considerati prima dell’avvio di questa nuova riflessione.

Altri temi strettamente collegati alle dinamiche interne dei Comitati, come quelli del conflitto di interessi e della visibilità politica e/o commerciale, trovano, finalmente, quegli approfondimenti sul piano “personale” già preannunciati diverse volte.

POST 6 – “VERSANTE” dei COMITATI e del POPOLO /// Premessa e caso-esempio

La scelta di impostare un unico “versante” di analisi per i Comitati e per il popolo nasce anzitutto da una affinità di committenza che accomuna le due parti.
I Comitati sono i committenti nel senso stretto della parola: essi contattano i performer e con essi concordano le varie esibizioni. Ma anche il popolo rappresenta una sorta di committente indiretto perché attraverso un maggiore o minore contributo economico può finanche esprimere il suo gradimento per la programmazione degli eventi.
Ovviamente i post a seguire proveranno a far emergere anche le divergenze fra queste due parti.

Ma ora si viene al dunque. Quali sono le modalità oggettive e prevalenti con le quali Comitati e popolo accompagnano un eccesso di moneta in entrata nell’ambito delle Feste Patronali Esterne del sud Italia? Per rispondere a tale quesito si porta all’attenzione un caso-esempio suddiviso, come già anticipato in precedenza, in una situazione preliminare e in sei successive fasi temporali.

Le esigenze di occupare il minor spazio possibile e di rallegrare l’occhio del lettore hanno suggerito, a riguardo, una descrizione delle succitate fasi temporali attraverso un linguaggio simil matematico.