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Re: Comitati Feste del Sud Italia e LOTTERIE? No, grazie!
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MessaggioInviato: 14/03/2013, 19:33 
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POST 9

Fare a meno delle Lotterie È DOVERE di ogni Comitato Festa Patronale Esterna/sud Italia che si rispetti a causa delle negative implicazioni elencate in precedenza.

Tuttavia una sola eccezione può essere ammissibile: quando la kermesse patronale riguarda quelle “grandi” località del sud Italia contraddistinte da un alto numero di abitanti.


Con simile fattispecie, infatti, momenti come la questua a domicilio possono divenire un’impresa realmente ardua, specie se si considerano i ristretti intervalli di tempo spesso disponibili per la raccolta dei fondi.

Nelle “grandi” località, invece, la Lotteria si può rivelare perfino di aiuto perché la distribuzione dei biglietti fra tutti i potenziali vincitori assume forme certamente più accettabili, se è vero che qui abitano più persone e se è vero, quindi, che ciascuna di esse può essere scocciata per un numero di volte tendenzialmente inferiore dal committente-venditore.

In linea ragionevole è possibile definire “grande” ogni località del sud Italia avente più di 20.000 abitanti. Considerando che per “Meridione” il sottoscritto intende le 7 regioni di Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, e le province di Frosinone e Latina (quindi una vastissima area che fin dal Tardo Medioevo ha costituito più volte un unico regno), e considerando che per le zone qui indicate si contano 2.304 comuni, è anzitutto possibile definire “grandi” appena 216 di essi, cioè il 9% del totale.

Inoltre il dato del 9% può ulteriormente calare se per località s’intendono ogni “comune” e ogni “frazione in misura separata dal comune di appartenenza”.
Un esempio fra i tanti è la città di Caserta, in realtà circondata da almeno una ventina di frazioni, molte delle quali con una fisionomia storico-territoriale di certo separabile dal comune di appartenenza.

N.B. Le cifre numeriche qui evidenziate sono frutto di ricerche effettuate per lo più in ambito Wikipedia e vanno perciò considerate come prive di una definitiva e/o aggiornata esattezza.

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Re: Comitati Feste del Sud Italia e LOTTERIE? No, grazie!
MessaggioInviato: 14/03/2013, 19:35 
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POST 10 – LA PEGGIORE LOTTERIA IN ASSOLUTO

La peggiore Lotteria in assoluto è quella avente il sorteggio dei premi abbinato all’estrazione televisiva dei numeri del Lotto.

Per comprenderne gli svantaggi è necessario dare cenno della modalità tipica di estrazione e proseguire poi colla descizione di un caso-esempio.

In occasione della data dell’estrazione tv del Lotto indicata sul biglietto, ci si affida ai numeri estratti di alcune specifiche “ruote” (in genere due, per esempio quella di Palermo e quella di Bari). In cotal guisa è immediata l’individuazione, per ciascun biglietto vincente, del “numero della serie” e del “numero interno alla stessa serie”.

Supponiamo adesso la presenza di una determinata Festa Patronale X e di una relativa Lotteria abbinata all’estrazione tv del Lotto. Supponiamo altresì la decisione del locale Comitato di distribuire 90 blocchetti (serie da 1 a 90), ciascuno dei quali avente 90 tagliandi (da 1 a 90) e un prezzo unitario pari a 5 euro.
In buona sostanza la riuscita di una simile iniziativa entro la data indicata sul biglietto obbliga gli associati a vendere in totale ben 8.100 biglietti. Partendo però dal presupposto che è raro avere novanta componenti in un Comitato, si può immaginare con facilità l’ipotesi di dotare quest’ultimi di almeno 2 (se non di più) blocchetti a testa e la contestuale scelta di affidarne degli altri pure a soggetti esterni.

Le controindicazioni che scaturiscono, più generale, dalle Lotterie abbinate all’estrazione tv del Lotto sono dunque:

l’impossibilità di limitare l’estrazione ai soli biglietti ceduti, pena il fallimento di codesto tipo di Lotteria, dato che i Monopoli di Stato di Roma non possono sorteggiare al netto dei tagliandi rimasti invenduti nella sperdutissima località X;

l’esigenza di non ferire la suscettibilità dei “membri del Comitato più capaci” e dunque la necessità per “quelli meno capaci” di auto-acquistare quei tagliandi che essi stessi non sono riusciti a vendere;

l’assillo crescente perpretato dal Comitato ai danni del popolo, vista l’esigenza di vendere tutti i biglietti entro la data di estrazione indicata su di essi.

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Re: Comitati Feste del Sud Italia e LOTTERIE? No, grazie!
MessaggioInviato: 14/03/2013, 19:38 
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POST 10 - bis

I rimedi individuabili per fronteggiare le controindicazioni della Lotteria abbinata alle estrazioni televisive del Lotto possono perfino aggravare la portata del problema iniziale.


Una prima categoria di rimedio può indurre a considerare l’ipotesi di mantenimento a livelli assai bassi del prezzo di ogni biglietto (ad esempio: 50 centesimi o 1 euro).
Tuttavia la necessità di puntare poi su premi di scarso valore può causare:
• motivi di tensione (o di ulteriore tensione) in sede di Comitato fra associati favorevoli e associati non favorevoli a biglietti della Lotteria dal prezzo più basso;
• calo (o ulteriore calo) del gradimento della Lotteria presso il popolo;
• definitiva inefficacia di una così capillare iniziativa come quella della Lotteria abbinata all’estrazione tv del Lotto.

Una seconda categoria di rimedio consta nel lasciare invenduti i biglietti rimasti attaccati al blocchetto posticipando l’assegnazione dei premi all’estrazione successiva o addirittura a più estrazioni successive.
È possibile ipotizzare i seguenti motivi alla base di una simile decisione del Comitato di turno:
• la consapevolezza di non riuscire a vendere tutti i tagliandi entro la prima data di estrazione;
• il tentativo, dunque, di vendita dei biglietti inceduti anche oltre la prima data, in vista delle estrazioni a seguire;
• la concessione di ulteriore tempo agli associati “meno capaci” in modo da fargli evitare l’obbligo di auto-acquisizione dei tagliandi rimasti inizialmente invenduti.

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Re: Comitati Feste del Sud Italia e LOTTERIE? No, grazie!
MessaggioInviato: 14/03/2013, 19:41 
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POST 10 - ter

Eppure anche il posticipo dell’assegnazione dei premi all’estrazione successiva o addirittura a più estrazioni successive può determinare gravissima incertezza presso il popolo, specie quando un Comitato non indica sui biglietti nessuna data di recupero delle estrazioni tv del Lotto.


Un esempio lampante di ciò è quello desumibile dal seguente reale caso. Da precisare che, per evitare qualsiasi forma di polemica il luogo della Festa, l’anno di estrazione, la serie e il numero del biglietto e i premi e sono volutamente non riportati dal sottoscritto.

NOTA BENE: Succitata precisazione sulle omissioni non fa altro che rimandare a terzi la piena responsabilità di qualsiasi eventuale tentativo di ricerca della specifica kermesse e di pubblicazione dei relativi esiti su questo sito.
Allegato:
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Ultima modifica di Raffaele2012 il 14/03/2013, 19:45, modificato 1 volta in totale.

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Re: Comitati Feste del Sud Italia e LOTTERIE? No, grazie!
MessaggioInviato: 14/03/2013, 19:44 
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POST 10 – ter ter
Allegato:
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bis ante.jpg [ 36.8 KiB | Osservato 1601 volte ]
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bis tergo.jpg [ 46.28 KiB | Osservato 1601 volte ]

In relazione al suddetto reale caso si soffermi in particolare l’attenzione su ciò che compare scritto esattamente “a tergo” del biglietto, all’interno di un riquadro:

NB: Qualora, nella data di estrazione non vengano assegnati i premi, si procederà all’assegnazione degli stessi nelle estrazioni successive.

Ebbene, volendo giungere a conclusioni di carattere generale, diventa possibile sostenere che l’assenza sul biglietto di qualsiasi data di recupero è il massimo del massimo della vaghezza, poiché l’estrazione tv del Lotto avviene tre volte a settimana durante l’intero anno. Dalla succitata assenza, peraltro, possono profilarsi all’orizzonte sia la paradossale prospettiva di una vendita dei biglietti trascinata per lunghi mesi sia, addirittura, la molto discutibile speranza dei committenti di turno di far piombare nel dimenticatoio tutta l’iniziativa.

La vaghezza circa le date di recupero delle estrazioni tv del Lotto può, infine, contribuire al sorgere di attriti in sede di Comitato, al calo di appeal presso il popolo della Lotteria, alla definitiva inefficacia del tipo di iniziativa in modi non dissimili a quelli accennati in occasione della prima categoria di rimedio.

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Re: Comitati Feste del Sud Italia e LOTTERIE? No, grazie!
MessaggioInviato: 14/03/2013, 19:47 
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POST 11 – CENNI SUI PRINCIPALI MOTIVI DELLA SCELTA DELLE LOTTERIE, MALGRADO TUTTO, DA PARTE DEI COMITATI

Le Lotterie nell’ambito delle F.P. Esterne/sud Italia sono sostanzialmente inutili. E questo perché esse comportano negativissime implicazioni in grado di azzerare i vantaggi iniziali legati ad un ulteriore flusso di entrate.

Tuttavia tale tipo di iniziativa può permanere in sede di Comitato per motivi considerati nei post a seguire.

Da notare che le riflessioni nei POST dal 12 al 13-ter richiamano quelle già affrontate nei topic sugli sponsor privati (http://www.piroweb.it/portale/index.php ... 4&start=30) e sui soldi “liquidi” pubblici (http://www.piroweb.it/portale/index.php ... 9&start=10). Tuttavia la loro estrema attinenza consente di ribadirne i contenuti (pur se alla luce di alcune opportune modifiche) pure in questa discussione sia per evitare eccessive apposizioni di link sia perchè è ben ipotizzabile l’esistenza di utenti non a conoscenza delle passate trattazioni o per nulla interessati ad esse.

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Re: Comitati Feste del Sud Italia e LOTTERIE? No, grazie!
MessaggioInviato: 14/03/2013, 19:48 
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POST 12

La presenza delle Lotterie può essere indizio della mentalità in buonafede del tutto e subito radicata all’interno di un Comitato Festa Patronale.


Come scritto nel POST 1 la giustificazione dei Comitati circa l’uso delle Lotterie rimanda alla scarsità di fondi, in assoluto oppure in relazione al desiderio di “offrire qualcosa di aggiuntivo alla gente” e non soltanto “le solite cose dei fuochi e delle bande musicali”.

Ma, come dimostrato finora, neppure l’eventuale buonafede dei componenti basterebbe a rovesciare le negative implicazioni di un ricorso alla Lotteria.

Meglio, allora, organizzare una kermesse patronale con minore pompa magna, se per maggiore pompa s’intende la volontà di rafforzamento dei lumi e/o dei cantanti, elementi per niente centrali del tipo di kermesse qui considerato.

Occorre, invece, superare la mentalità del tutto e subito. Oggi, grazie al Cielo e malgrado la crisi economica corrente, infatti, si campa più a lungo di 100 anni fa quando bastava appena mezzo raffreddore per passare a miglior vita e quando anche certe esuberanze festaiole di oggi (lumi, cantanti) avrebbero trovato migliore giustificazione.

Occorre, invece, superare la mentalità del tutto e subito perché oggi la F.P. Esterna non ha più il “predominante monopolio del tempo libero”, così com’è accaduto fino a qualche deccenio fa in moltissimi contesti del sud Italia. Per cui diviene pleonastico l’accattonaggio a tutti i costi per l’aumento dei lumi con microlampadine se ve ne sono di identici finanziati dai Comuni nel periodo natalizio; diviene pleonastico l’ingaggio di cantanti e di gruppi di recitazione varia se a tal fine non mancano associazioni di questo e quel tipo; diviene pleonastica l’organizzazione gare sportive se esistono a tal riguardo perfino delle minuscole società dilettantistiche e amatoriali.

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Re: Comitati Feste del Sud Italia e LOTTERIE? No, grazie!
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POST 12 - bis

La presenza delle Lotterie, va ammesso, può essere indizio dell’umanissima (e quindi in altrettanta buonafede) esigenza dei Comitati Feste Patronali Esterne/sud Italia di non rimanere con disavanzi di bilancio.


In tale ottica, comunque, il rimedio è piuttosto semplice e consta nel taglio degli apparati luminosi e serici e/o nel taglio (o perfino abolizione) degli eventi secondari (dai cantanti a scendere): due categorie di spesa che spessissimo giustificano l’adozione di introiti come quello oggetto della presente trattazione.

In buona sostanza si tratta di tagliare all’unisono entrate inutili (come quelle delle Lotterie) e uscite progressivamente illogiche in modo da non tramutare l’attività dei Comitati in quella di gruppi arraffatutto dotati di un’offerta programmatica alquanto contraddittoria nella sua sostanza artistico-artigianale.

È fondamentale che ogni componente di Comitato F.P. Esterna/sud Italia non tramuti la pur necessaria ricerca di oboli in un assillo personale in grado perfino di azzerare l’importanza formativa (anzitutto per lui!) della gioiosa esperienza festaiola, a cominciare, ovviamente da quelle specificatamente collegate ai Concerti Bandistici e alla Pirotecnica Aerea.
Che degli anni di militanza in una commissione patronale non rimanga soltanto una lunga sequela di numeri! Ma che primeggi il ricordo del repertorio serale dell’orchestra di fiati e la riuscita della migliore bomba da tiro stutata!

Specie nell’ambito di kermesse caratterizzate da altre considerevoli forme di entrata (questua porta a porta, processioni, incanto di doni in natura, stanghe dell’effige patronale, cassette nei bar, sponsor), è altresì fondamentale che ogni componente di Comitato F.P. Esterna/sud Italia non tramuti la pur necessaria ricerca di oboli in un assillo ai danni del popolo poiché, alla lunga, quest’ultimo potrebbe maturare pure cattivi pensieri sui committenti e sulla fastidiosa reiterazione delle Lotterie.

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Re: Comitati Feste del Sud Italia e LOTTERIE? No, grazie!
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POST 13

È possibile affermare che la discutibile iniziativa della Lotteria sia contraddistinta, nella maggioranza dei casi, dalla sola buonafede.
Ciò malgrado la sua presenza può divenire indizio pure di una contemporanea affermazione di finalità extrafestaiole in capo a uno o più membri del Comitato Festa Patronale di turno.


Si ribadisce quanto scritto nel POST 3. La Lotteria non è azione di gruppo, ma agire individuale come se essa rispondesse sempre e soltanto ad un semplice interesse del singolo.

Ebbene ciò può tradursi in una situazione reale per cui la Lotteria viene sponsorizzata e/o portata avanti proprio da quegli iscritti al Comitato più protesi al raggiungimento di finalità individuali che al successo della kermesse festaiola.

In tale ottica le fattispecie da considerare possono essere le seguenti:

caso di conflitto di interesse, se vi è coincidenza nella stessa persona delle figure del committente e della ditta esecutrice e/o organizzatrice di eventi, scenografie e quant’altro (ad esempio: lumista, paratore, singolo impresario di bande, agenzia di spettacolo, eccetera).
Per la nozione di conflitto di interesse si rimanda al POST 13-ter di questo topic;

caso di diretto profitto commerciale, se vi è coincidenza nella stessa persona della figura del committente e di quella dell’esercente.
Un esempio a tal proposito è quello del componente in grado di far piazzare il palco di un’esibizione canora dall’abituale luogo ai pressi del proprio bar;

caso di visibilità politica, se emerge coincidenza nella stessa persona della figura del committente e di quella del soggetto candidato ad un’elezione oppure avente un ruolo dirigenziale di partito (a livello tanto locale quanto extralocale).
Un esempio a tal proposito può essere quello del committente-candidato in grado di far lavorare un lumista in realtà per il solo fatto di suo “grande” elettore. Oppure quello del committente-coordinatore della sezione cittadina di un partito in grado di far mettere sotto contratto Tizio o Caio al solo scopo di coltivare delle “proprie relazioni”.

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Re: Comitati Feste del Sud Italia e LOTTERIE? No, grazie!
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POST 13 - bis

In tutte e tre le fattispecie evidenziate nel precedente messaggio, il trarre vantaggio (pure) dall’introito della Lotteria si concretizza con la capacità di incidere sull’impostazione e/o la localizzazione di eventi e/o scenografie realizzate dalle apposite ditte e pagate dal Comitato (cioè dal popolo).


Quindi, per i committenti che si ritrovano pure in una delle tre situazioni di sopra, la Lotteria può servire per ottenere profitto proprio oppure per “avere una buona scusa buona per conoscere più gente possibile in vista di una propria candidatura”.

Permanendo tali tristi dinamiche si dovrebbe fin da subito tentare l’individuazione di appositi rimedi. Tuttavia, essendo oggetto della presente trattazione la Lotteria e non la condotta spiccatamente personale di ogni componente di un Comitato, si preferisce rinviare ogni ulteriore considerazione a riguardo alla riflessione, di imminente avvio, sul più generale tema dell’eccesso di moneta in entrata nell’ambito delle Feste Patronali Esterne/sud Italia (cosa, peraltro, già precisata nella precedenti riflessioni sul NO agli sponsor privati incompatibili e ai diretti contributi pubblici in moneta nonchè nel POST 8 di questa in corso).

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