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Re: Spettacoli Piromusicali
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MessaggioInviato: 18/02/2010, 18:51 
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7 - << Inconvenienti tecnici >> all’interno di un cosiddetto piromusicale. Di tipo musicale.
L’elemento che contraddistingue un cosidetto piromusicale da uno sparata vera e propria sarebbe dunque la presenza di effetti pirici secondari a tempo di Musica.
Vale la pena accennare alla Musica. Ovvio che non sto a sindacare sullo stile dei brani scelti; sarebbe del tutto fuorviante. Sottolineo invece come rarissimamente, durante i c.d. piromusicali, la Musica sia realizzata dal vivo. Dunque il c.d. piromusicale è un evento dal vivo dove il 50% dello stesso non è dal vivo perchè è memorizzato precedentemente su un supporto informatico (quale può essere, per sempio, un personal computer). In teoria sarebbe anche possibile rallentare e/o velocizzare la Musica nel caso in cui gli effetti pirici secondari vadano fuori tempo. Mi chiedo però cosa possa pensarne il pubblico presente se si lavora su un brano assai conosciuto. Domando ad esempio: è sempre accettabile e/o possibile rallentare troppo “Eye of the tiger” dei Survivor? E’ sempre accettabile e/o possibile velocizzare più del dovuto “Nessun dorma” intonata da Pavarotti?
Ripeteto di non voler sindacare sulla tipo di Musica scelta. Però faccio riflettere su uno dei segreti della Pirotecnica vera e propria. Essa è amata proprio perché sono in pochi a volerne carpire davvero i segreti. Abbinare la Musica alla Pirotecnica vuol dire far giudicare più facilmente la Musica (e non la Pirotecnica).

N.B. Ho scritto di Musica non eseguita dal vivo. Ma immaginate di quanto possano crescere gli << inconvenienti tecnici >> con una esibizione dal vivo. Insomma, non cambierebbe nolto, a mio modesto parere.

8 - << Inconvenienti tecnici >> all’interno di un cosiddetto piromusicale. Di tipo piro.
Dunque la grandissima parte di un cosiddetto piromusicale è realizzata con effetti pirici secondari. Quest’ultimi recano con essi tre limiti chairissimi.
Anzitutto tramite di essi non si percepisce un evidente grado di difficoltà tecnica delle esibizioni (evidente: nel senso di difficoltà media, media-alta, alta, altissima). E’ molto bello vedere una giapponese che si apre nel cielo ed è pure sfizioso vedere delle crocette; ma dov’è l’evidente grado di difficoltà? Invece, una bomba da tiro - lunga o stutata o con effetto “a stutata”- ; una serie di fermate lunghe oppure no; una fermata grossa ad un giro; una volata di controbombe hanno un grado di difficoltà che si coglie immediatamente (seppure diverso, ovviamente, a seconda del manufatto artigianale proposto).
Come conseguenza del primo punto, sfugge la percezione della bravura artigianale dei singoli artisti. Chiedo a tutti gli utenti se un grande fuochista, così come è inteso dai più, si distingua da quello meno grande per i crackling oppure per la bomba stutata; per le crocette oppure una bomba a due sfondi.
Molti effetti pirici secondari sono inoltre realizzati a livello “industriale”, cioè in serie. O cmq con un “approccio artigianale in serie”. Il che rende più difficile far esaltare quella somma bravura aritigianale a cui ho accennato adesso.

9 - Nel cosiddetto piromusicale, a “rimetterci”, dunque, è la Pirotecnica. In primis, sulla quantità.
La Musica è “cristallizzata” su supporto informatico (quale può essere, per esempio, un personal computer). Dunque bisogna ingegnarsi per far andare i Fuochi a tempo di Musica. Come fare? C’è da metter mano ai Fuochi. Via le bombe da tiro perché non esistono tracce musicali di pochi secondi adatte ad esse. Via le fermate lunghe e, in genere, qualsiasi cosa riconducibile ad una fermata perché molto simili, come concezione, ad una bomba da tiro.
Anche la scarica conclusiva, che è in genere la parte “liberatoria” di una sparata, diventa “leggera leggera” perchè regna l’esigenza di dover far prevalere la Musica.
Come conseguenza di tutto ciò è più facile, inoltre, puntare su mortai di “larghezza” enormemente piccoli. “Marmitte di motorini” più che “stupendi (stupendi!) tubi pirotecnici”.
Poca roba, poco “rumore”, insomma.

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Re: Spettacoli Piromusicali
MessaggioInviato: 18/02/2010, 18:55 
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10 - Musica e Fuochi Pirotecnici hanno una diversa concezione e riuscita ritmica perché le premesse di base sono diverse. Piccolo ragionamento sulla Qualità nella Pirotecnica.
* Musica
Gli elementi base sono il suono e il ritmo. Il suono è l’elemento materiale della Musica ed è la sensazione prodotta dalle vibrazioni regolari - uguali fra loro - di un corpo elastico, trasmesse per mezzo dell’aria al nostro orecchio.
Il ritmo musicale regola l’alternarsi degli accenti nella melodia, cioè regola la cadenza musicale (il punto dove la musica batte) all’interno di una melodia.
La Qualità nella Musica sta nell’idea di Regolarità. Qualità = Regolarità. Grazie a questa sua “capacità naturale” la Musica può essere regolare sia a velocità altissime sia a velocità bassissime. Infatti esiste il ballo liscio ma anche la musica house. La Musica può dunque avere infiniti ritmi e riuscire cmq bene perché la sua Qualità sta nella regolarità delle vibrazioni acustiche (le vibrazioni mutano d’intensita, a seconda del brano eseguito, ma il ritmo dei brani in questione rimane sempre regolare).
* Pirotecnica
Quando intendo premesse di base, cerco di indicare dei concetti che ritengo alla base della Pirotecnica. In genere preferisco fare una differenza fra lunghezza e tenuta. Ovvio che la faccio senza nessuna presunzione scientifica. La lunghezza ci indica soltanto il numero di passaggi di un manufatto pirotecnico artigianale; facile sostenere dunque che una 18 riprese sia più “lunga” di una 2 riprese. La tenuta indica soprattutto la capacità di un manufatto di reggere una quantità crescente di materiale impiegato per ogni singolo passaggio; è un concetto di non immediatissima comprensione: non è detto, in teoria, infatti, che una 10 riprese abbia più tenuta di una 7 riprese o che una 31 botti abbia più tenuta di una 24 botti. Dunque, la tenuta è il concetto che più da vicino indica cos’è la Qualità nella Pirotecnica: per ogni singolo intreccio e ogni singola ripresa, la sfida è deflagrare quanta più roba possibile nello stesso istante e far trascorrere quanto più intervallo possibile fra un “giro” e “l’altro”; nei singoli botti o colpi a sfera, la sfida è far trascorrere più tempo possibile fra un passaggio e l’altro nell’inserire quanti più singoli “grandi” botti e/o colpi a sfera possibili.
Accenno poi solo brevemente all’idea di compasso nelle granate “a stutata” serali: sopra e sotto, a dx e sx lo spacco, disegnando una circonferenza; è l’idea di una Polo, il buco colla caramella intorno.
La Qualità nella Pirotecnica sta anzitutto nel gestire la Quantità. Perciò ne deriva che il ritmo pirotecnico riesce meglio solo quando è tendenzialmente lento, lentissimo. Infatti, si può sostenere tranquillamente che se si va troppo veloce non ci si capisce molto (già a partire da un normale spettacolo pirotecnico).

N.B. In questo caso, per la parte musicale, mi sono dilettato a consultare i seguenti testi:
- Pina Porri Buttà, MUSICASEMPRE, Angelo Signorelli Editore Roma
- Maria Paola Cavallazzi, MUSICA E CANTO CORALE, Poseidonia editore.

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Re: Spettacoli Piromusicali
MessaggioInviato: 18/02/2010, 18:58 
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11 - La Pirotecnica già possiede una sua musicalità.
La parola musicalità indica attitudine a produrre musica. In ciò la Pirotecnica è già coperta, altro non serve. Sovrapporre Musica propriamente intesa dalla gente (cioè quella dei brani musicali) alla musicalità pirotecnica per far tacere quest’ultima, vuol dire tagliare una parte preziosa dello spettacolo pirotecnico. Ecco perché ho virgolettato il termine “rumore” perché io lo intendo non come rumore e basta ma come musicalità della Pirotecnica. La musicalità della Pirotecnica è data dal “rumore” dei suoi manufatti artigianali complessi e dei suoi effetti pirici secondari.

12 - La Musica è regolare, quindi perfetta. La Pirotecnica è irregolare, quindi può essere solo precisa.
Grazie alle sue “caratteristiche naturali”, la Musica può perseguire la perfezione. Perfezione “materiale”, s’intende. In ogni suo brano. Tanto dal vivo, quanto in sala di registrazione. La perfezione “materiale” e il dato della sala di registrazione vanno evidenziati a tutta forza perché più da vicino riguardano (in genere) il cosiddetto piromusicale.
La Pirotecnica, invece, può solo aspirare alla precisione perché è sempre irregolare. Troppe le varianti chimiche e atmosferiche per garantire già solo una regolarità al 100%; in tal senso l’esperienza dei pirotecnici può al massimo provare a pareggiare le succitate variabili ma mai riesce a superarle “materialmente”. La più grande sparata di tutti i tempi è stata precisa, non perfetta. Inoltre, proprio la particolarità delle materie prime impegate fa in modo che un manufatto artigianale complesso non riesca quasi allo stesso modo di quello precedente. Perciò mi piace seguire anche la Pirotecnica perché rende benissimo l’idea di umano, imperfetto, “sporco”, impuro.
Gli effetti pirici secondari hanno una precisione più alta perché si prestano più facilmente ad una logica di “produzione in serie”, reale o meno che sia. Perciò essi trovano spazio pressoché esclusivo nel cosiddetto piromusicale. Ma è facile perdere quantità e qualità pirotecnica.

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Re: Spettacoli Piromusicali
MessaggioInviato: 18/02/2010, 19:02 
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13 - Il cosiddetto piromusicale è la morte dei Fuochi. La morte dei Fuochi è il cosiddetto piromusicale.
La frase in sé è stata a suo tempo un’innocua provocazione in buonafede (http://www.piroweb.it/portale/index.php?option=com_wrapper&view=wrapper&Itemid=3). Non è poi un atto di spavalderia, piuttosto la sintesi serena e convinta di un ragionamento oggettivo (cioè frutto di quello che si vede). Cos’è uno spettacolo pirotecnico privo di bombe da tiro, privo di fermate e con la scarica finale pressoché ammutolita? Possiamo pacificamente sostenere che esso è azzerato nelle parti che lo differenziano per davvero da ogni altra forma espressiva di questo mondo. E’ come una persona a cui si tolgono le parti vitali. Dunque la “morte” della Pirotecnica si realizza a partire da un equivoco: pensare che si possa fare Pirotecnica senza Pirotecnica. Come suonare un violino senza corde. In parole povere: l’equivoco porta a considerare il cosiddetto piromusicale come se fosse Pirotecnica vera e propria. L’equivoco, secondo me più diffuso di quanto si possa pensare, potrebbe spiegare per gran parte l’eccessiva diffusione del cosiddetto piromusicale.

NB. Per rispetto verso le altrui sensibilità mi impegno a non usare più la frase-titolo di questo punto.

14 - Il cosiddetto piromusicale non è Pirotecnica. E’ una Non-Pirotecnica creata però con mezzi pirotecnici.
Per le ragioni succitate il cosìddetto piromusicale non è uno spettacolo pirotecnico. Ne sono convinto. Dunque non basta usare un “tubo” o una “scaletta” per parlare di Pirotecnica. Se con un “tubo” innaffio i fiori e con una “scaletta” salgo in cima al tetto, siamo tutti concordi nel sostenere che non si sta facendo Pirotecnica. Ma anche usare un “tubo” per mettervi una giapponese non sempre “fa” Pirotecnica. E la stessa giapponese non sempre “fa” Pirotecnica. Può sembrare strano ma è così. Il cosiddetto piromusicale, infatti, per me, dimostra che è possibile un uso non-pirotecnico di mezzi pirotecnici. E’ dunque possibile usare mezzi pirotecnici per fare qcs di diverso dalla Pirotecnica, lontano dalla Pirotecnica. Non sto qui a giudicare se tale lontananza sia giusta o sbagliata, anche questo sarebbe fuorviante. E’ come per la forchetta: contribuisce a saziare quando raccoglie spaghetti, non contribuisce a saziare quando è usata come oggetto contundente.
Per ragioni oggettive legate alla valorizzazione artistica e artigianale, uno spettacolo pirotecnico senza le sue parti “vitali” (bombe da tiro, fermate, e una bella scarica finale) non è Pirotecnica. L’uso di soli effetti pirici secondari al ritmo di Musica non costituisce, dunque, Pirotecnica.

Dunque non mi interessa tanto scrivere che sono anti-(cosiddetto)-piromusicale. Mi permetto, col consenso di tutti gli amici, di guardare invece un po’ più in là: sono convinto cioè che il cosiddetto piromusicale sia totalmente estraneo alla Pirotecnica. Cioè non posso essere strettamente contrario ad una cosa quando quest’ultima non rientra nella categoria “concettuale” a cui equivocando (con la più grande buonafede possibile) la si associa.

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Re: Spettacoli Piromusicali
MessaggioInviato: 18/02/2010, 19:07 
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15 - Il cosiddetto piromusicale non è un’alternativa pirotecnica.
Organizzare un cosiddetto piromusicale non è diversificare una kermesse pirotecnica. Può voler dire, a seconda dei casi:
* aggiungere Non-Pirotecnica affianco a momenti pirotecnici;
* proporre Non-Pirotecnica al posto di momenti pirotecnici.

16 - Il cosiddetto piromusicale è anti-economico.
Anche la Pirotecnica è un investimento. Nel senso che vi sono enti organizzatori che dispongono l’utilizzazione di fondi per la Pirotecnica. Ma per il cosiddetto piromusicale ritengo vi sia una spesa oggettivamente ingiustificabile dal punto di vista artistico e artigianale.
La parte essenziale della Pirotecnica (bombe da tiro, fermate, e una bella scarica finale) è in genere “latitante” e la musica è registrata su supporti vari. Sarebbe allora interessante sapere cosa si paga. Il dubbio è che in realtà si finisca per pagare soprattutto il “marchio” della ditta che si esibisce; i supporti tecnologici e informatici, che da sostegno alla parte centrale della Pirotecnica diventano in questa occasione la causa della sua “latitanza”; le casse audio da dove far “sparare” i brani musicali.
Pur mancando la “parte essenziale”, e pure essendo presente quanto ho suggerito (marchio della piro-ditta, tecnologie di supporto e casse audio), è possibile notare come, paradossalmente, un cosidetto piromusicale costi molto di più di un normale spettacolo.
Più che altro si finisce per pagare servizi accessoriali (pregiati quanto si vuole, per carità, ma pur sempre secondari nel ns. caso). A cominciare proprio dagli effetti pirici secondari (peraltro già abbondantemente presenti in uno spettacolo classico).

17 - Il cosiddetto piromusicale è anti-logistico.
Troppo spazio occupato rispetto ad un normale spettacolo pirotecnico.

18 - Come provare a indicare un cosiddetto piromusicale.
L’ho indicato fin dall’inizio come cosiddetto piromusicale proprio perché di piro (dal punto di vista della valorizzazione artistica e artigianale) ha pochissimo. Allora, se non è Pirotecnica provo a darne un’indicazione alternativa. Io opto per quella di spettacolo musicale. E mi fermo qui perché poi si dovrebbe riflettere anche sulla sua compatibilità con la Musica. Siccome però siamo su Piroweb, non insisto su questo tasto.
Cmq sono curioso di sapere cosa ne pensano, eventualmente, gli amici-utenti a tal proposito.

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Re: Spettacoli Piromusicali
MessaggioInviato: 18/02/2010, 19:08 
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19 - Il cosiddetto piromusicale << appiattisce >>.
La Pirotecnica va scoperta. Ma per scoprire servono curiosità, tonnellate di pazienza e quel pizzico di umiltà che non guasta mai. Scoprire per quanto, ovviamente, un appassionato possa effettivamente sapere. Scoprire è l’unico modo per mandare avanti questa affascinante Storia che è la Pirotecnica. La differenza Pro-Pirotecnica, infatti, la devono fare in primis i “committenti” e gli appassionati.
I Pirotecnici, invece, possono solo relativamente aiutare in quanto comunque soggetti imprenditoriali che legittimamente (e logicamente, aggiungo) fanno il loro interesse.
Fermarsi al cosiddetto piromusicale senza andare oltre vuol dire fermarsi ad una porta d’ingresso senza mai entrare in una sala. C’è il rischio che fermarsi al cosiddetto piromusicale voglia dire piegare l’arte e l’artigianato pirotecnico al capriccio dei singoli.
La Pirotecnica è Emozione, ma anche Razionalità. La Razionalità è ciò che (per casi simili al nostro), può davvero rafforzare una passione vera e propria. Non è un controsenso. Cercare di cogliere la razionalità, la metodica, che sta alle spalle di ogni manufatto artigianale più o meno complesso arricchisce infatti di ulteriori contenuti la passione stessa perché affianca emozioni ad altre emozioni. Emozione e Razionalità sono nella Pirotecnica due facce della stessa medaglia.

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Re: Spettacoli Piromusicali
MessaggioInviato: 18/02/2010, 19:11 
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20 - Precisazioni. Le domande che mi sono posto nell’osservare un cosiddetto piromusicale.
Non ne faccio dunque una questione personale.
* Ho ragionato in termini concettuali provando a cogliere, dal punto di vista dello spettatore, l’equivoco di fondo legato al cosiddetto piromusicale. I Fuochi a ritmo di Musica sono più Musica o più Fuochi? Un Fuoco è sempre Pirotecnica nel senso artistico e artigianale del termine?
* Ho ragionato in termini di opportunità. Artistica e artigianale.
Un cosiddetto piromusicale garantisce, con tutti i suoi supporti tecnologici e acustici, la continuità e/o il miglioramento quantitativo e/o qualitativo della Pirotecnica?
* Ho ragionato in termini di opportunità. Economica.
E’ possibile garantire, con tutti i suoi supporti tecnologici e acustici, la continuità e/o il miglioramento quantitativo e/o qualitativo della Pirotecnica a prezzi il più possibilmente accessibili?
* Ritengo che una novità pirotecnica sia veramente tale quando permette di gestire in maniera vantaggiosa quantità e, soprattutto, quantità. Una novità materiale, come il cosiddetto piromusicale, è la Novità della Pirotecnica per eccellenza? E’ realmente Progresso nel senso più alto e nobile del termine? Tagliare le parti centrali di una sparata permette di dire che si sta esaltando l’arte e l’artigianato della Pirotecnica? Si può fare la Pirotecnica senza Pirotecnica?
* Ho cercato di capire se fosse possibile usare mezzi pirotecnici (mortai, effetti pirici secondari, centraline) anche lontano dalla Pirotecnica. Partendo dall’assunto che la Pirotecnica senza mezzi pirotecnici non si fa, mi sono chiesto: è possibile il contrario? Cioè è possibile fare Non-Pirotecnica con mezzi pirotecnici? Così come, per esempio, una forchetta non è sempre necessariamente utilizzata per “agguantare” spaghetti?

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Re: Spettacoli Piromusicali
MessaggioInviato: 18/02/2010, 19:15 
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21 - Rimane difficilissimo, se non impossibile, per il futuro, anche più lontano, rendere pienamente compatibili Musica e Pirotecnica.
La questione è in primis tecnologica. Servirebbe tanta ricerca, di quella con la R maiuscola, perché qui non si tratta di “sperimentare” solo una 20 riprese, ma di amalgamare due diverse attività umane (Musica e Fuochi) per crearne una terza (il cosiddetto piromusicale). Servirebbero dunque camici e laboratori. E tantissimi soldi.
Infatti occorre ricordare che un’eventuale Attività di Ricerca pro-pirotecnica sarebbe cmq un’attività di Ricerca Scientifica vera e propria. Cosa vuol dire? Che le ricerche scientifiche non portano immediati ricavi; che non sempre riescono nel lungo periodo; che non sempre producono lucro anche quando produce risultati tecnologici soddisfacenti.
Chi o cosa dovrebbe poi fare Ricerca in tal senso? La ditta pirotecnica? Ma in genere sappiamo che la ditta è fatta di gente che, logicamente e in primis, deve lavorare per tirare avanti.
Dovrebbe allora fare Ricerca l’ente organizzativo di eventi simili (per esempio, un comitato di F.P.)? Ma qui andiamo verso il terno al lotto perchè nulla ci dice che una manifestazione popolare, per quanto possa essere sentita, è per sempre: un anno c’è, l’altro forse no.
Dovrebbe farla lo Stato?
Da ricordare, se fosse sfuggito, che si farebbe Ricerca non per una sparata, ma per le prove di una sparata. Non so cosa ne pensiate, ma dalle mie parti si dice: passato il Santo, passata la festa!
Io credo cmq che il “problema” sia soprattutto alla radice. Di “caratteristiche naturali”. La Natura è invincibile; e Musica e Pirotecnica hanno diversi “caratteristiche naturali”. Se si punta sulla Pirotecnica, imperfetta com’è, bisogna realizzare Musica imperfetta, il che annulla la Musica. Se si punta sulla Musica bisogna realizzare Pirotecnica perfetta, il che è impossibile.
Insomma, Pirotecnica e Musica sono come acqua e olio. Non si mischieranno mai. Un cosiddetto piromusicale, a dispetto del nome, taglia i Fuochi (in quantità e qualità). Considerando pure che i Fuochi hanno già una loro musicalità, invito ora gli amici utenti a tirare essi stessi le conclusioni. Qualsiasi esse siano.

Ho finito. Mi scuso di cuore per la lunghezza chilometrica del mio ragionamento, ma avevo un grandissimo entusiasmo per l’occasione concessami di esporre al meglio tutti i miei oggettivi convincimenti. Ci tengo a ringraziare tutti quegli amici utenti per la pazienza che mostreranno nel leggere eventualmente questi post. Attendo con grandissima fiducia il proseguimento di questa discussione (se, ovviamente, qualcuno ne avrà ancora voglia).

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Re: Spettacoli Piromusicali
MessaggioInviato: 02/03/2010, 9:08 
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Località: Lazio
complimenti per il "trattato" sul c.d. piromusicale.
secondo me sei riuscito a mettere in luce con razionalità quello che molti di noi pensano o provano come sensazioni e magari non riescono a chiarire.
personalmente mi trovi d'accordo e sono anche convinto che andando avanti con i piromusicali la morte della pirotecnica è certa.
solo un'ultima cosa a conferma in particolare di quello che dici al punto 7 e cioè sugli inconveninti tecnici.
ho avuto la fortuna/sfortuna di assistere ad un piromusicale con orchestra dal vivo. Un disastro! musica che se ne andava per conto suo e che veniva coperta dal fragore del colpo. avresti dovuto vedere i volti degli spettatori per capire quanto è vero ciò che dici.


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Re: Spettacoli Piromusicali
MessaggioInviato: 04/03/2010, 17:37 
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Iscritto il: 07/10/2009, 16:32
Messaggi: 1198
concordo pienamente ragazzi e per quanto un piromusicale possa essere interessante è bello il fascino di un tradizionale eseguito con i fiocchi nn ha euguali........naturalmente parere personale.....

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Fabio...


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