POST 9 – Lumi Santa Maria Capua Vetere / Assunta 2016 – Possibile individuazione di un BARICENTRO LUMINOSO – Introduzione

Come nel topic incentrato sulla kermesse di Caserta-centro per sant’Anna (http://www.piroweb.it/portale/index.php?option=com_jfusion&Itemid=17&jfile=viewtopic.php&f=131&t=5059&start=20), pure la corrente seconda tranche delle considerazioni del sottoscritto sui lumi installati dalla ditta di casa G. Addario in occasione della kermesse 2016 di Santa Maria Capua Vetere in onore dell’Assunta e di san Simmaco ha per oggetto la valutazione degli impianti in base all’individuazione di un unico riconoscibile “baricentro”.

Specie nell’ambito della ricorrenza patronale di ogni località meridionale, difatti, l’installazione degli addobbi elettrici riesce ulteriormente bene quando ad essi è subito associabile un solo “baricentro luminoso” verso il quale ogni arco delle strade circostanti tende a rivolgere il proprio “lato A”. In particolare, è la compattezza che ne consegue a trasmettere a sua volta allo spettatore la piacevole sensazione di osservare un tutt’uno.

A questo punto, però, prima di proseguire, il sottoscritto ritiene giusto che spieghi (o, meglio, rispieghi) cosa egli intende per “baricentro luminoso” e di “lato A”.

Per “baricentro luminoso” è possibile intendere quel determinato ‘disegno’ oppure quel determinato luogo (ritenuto indubbiamente il piú importante) dal quale s’avviano idealmente tutti gli addobbi installati nelle strade circonvicine.
In parole semplici, il ‘baricentro luminoso’ può variare di località in località potendo riguardare un tipo di addobbo (pannello 30x30 metri, ‘galleria’ di archi, ‘incrocio’…) ovvero un luogo in sé (una piazza, una strada rettilinea, perfino un semplice incrocio di arterie…).

Invece per “lato A” si vuole rimandare a quella parte dell’arco, del pannello e del pezzo sparso in cui il “disegno di turno” non appare sovrapposto dalla serie di piccoli legni di “sostegno” i quali, pur non annoverando lampadine su di essi, assumono una decisiva importanza per dare stabilità ad una singola struttura. Infatti è risaputo che ogni arco luminoso basato su una struttura in legno reca sempre un “lato A” (quello buono) e un “lato B” (quello di… servizio) che rendono “impossibile” la lettura fronte-retro.

Ecco ora un’immagine volente schematizzare il rapporto fra baricentro luminoso e la restante parte dell’installazione elettrica in tutta una determinata località.



Nei post a seguire si cerca di capire se, per la kermesse sammaritana 2016, rispetto alla quale giocava in casa, la ditta G. Addario abbia scelto un “baricentro luminoso” di riferimento o, almeno, se sia stato possibile per lo spettatore desumerne uno da sé in maniera rapida e certa.

Grazie alla generosità mostrata da altro utente sono riconsiderate tutte le strade menzionate nel post 2: piazza Matteotti (dove sorge il Duomo), via Mazzocchi, piazza Mazzini, corso Garibaldi e corso De Carolis, nonché corso Aldo Moro.


P.S. Data l’unicità di trattazione, si fa presente che questo e i messaggi sottostanti proseguono colla numerazione.

POST 10 – Lumi Santa Maria Capua Vetere / Assunta 2016 – Possibile individuazione di un BARICENTRO LUMINOSO – Piazza Matteotti

Il pannello antistante il Duomo ha volto correttamente il proprio lato A verso lo spettatore proveniente dal centro della piazza, come mostra la sottostante immagine rielaborata.




Tutti e gli otto archi, giocando un ruolo di ingresso verso il luogo di culto, andavano letti passeggiando fra le due loro file di settentrione e meridione, in modo tale che ciascun disegno mostrasse opportunamente il proprio lato A verso lo spettatore, come confermano le altre due immagini aggiunte di seguito.
In buona sostanza, anche stavolta il lavoro di installazione della ditta di casa G. Addario è riuscito con efficacia.

POST 11 – Lumi Santa Maria Capua Vetere / Assunta 2016 – Possibile individuazione di un BARICENTRO LUMINOSO – Via Mazzocchi

Grazie all’ausilio di software come Google Maps, si nota che le immagini postate da altro utente sembrano essere scattate avanzando da sud (p.za Matteotti) a nord area di p.za Mazzini).
In tale ottica, si ha l’impressione che tutti gli archi siano stati installati in modo tale da volgere i rispettivi lati A allo spettatore che avanzava nella summenzionata direzione.

POST 12 – Lumi Santa Maria Capua Vetere / Assunta 2016 – Possibile individuazione di un BARICENTRO LUMINOSO – Addobbo a cavallo di via Mazzocchi e c.so Garibaldi

Grazie all’ausilio di software come Google Maps, si scopre che il disegno recante in questione, recante un motivo eucaristico, volgeva il proprio lato B allo spettatore che proveniva da via Mazzocchi e il proprio lato A verso colui che giungeva da corso Garibaldi. In buona sostanza è come se avesse giocato un ruolo di chiusura prospettica (punto di fuga) rispetto agli archi installati lungo il rettilineo Garibaldi-De Carolis.




S’invita cortesemente il lettore a tenere bene a mente quanto appena osservato poiché porta il sottoscritto a esporre determinate considerazioni a cavallo dei POST 19 e 19.1 del corrente topic.

POST 13 – Lumi Santa Maria Capua Vetere / Assunta 2016 – Possibile individuazione di un BARICENTRO LUMINOSO – Area di piazza Mazzini

Grazie all’ausilio di software come Google Maps, nonché alle foto fornite da altro utente, chiunque può avvertire la sensazione che i vari archi qui presenti siano stati installati in modo tale da essere leggibili venendo dalla Villa Comunale (da nord) anziché da via Mazzocchi e dall’area del Duomo (cioè da sud). Difatti in tutte le sottostanti foto (appositamente rielaborate) i disegni volgono i rispettivi lati A solo a chi arrivava da settentrione, ossia dalla citata Villa.

POST 14 – Lumi Santa Maria Capua Vetere / Assunta 2016 – Possibile individuazione di un BARICENTRO LUMINOSO – C.so Garibaldi e c.so De Carolis

Come precedentemente osservato nella prima parte delle mie considerazioni condivise nel corrente topic, i presenti corsi formano in realtà un unico rettilineo che unisce piazza Mazzini alla Villa Comunale, al cui interno spicca un pregiato monumento dedicato ai caduti in Guerra.

In quest’ultima ottica le foto fornite da altro utente fanno emergere le seguenti impressioni.

La prima sensazione è che, eccetto qualche episodio ritenuto comunque marginale in termini statistici, l’ampia maggioranza degli archi sembra essere stata leggibile da sud (area p.za Mazzini) a nord (Villa Comunale), come mostrano i lati A generalmente rivolti allo spettatore, qualora egli avesse avanzato nella stessa direzione.
A tale riguardo, nelle seguenti immagini ripostate e rielaborate a mo’ di chiarimento per gli amici utenti, ci si sofferma su: l’effetto prospettico generato dagli addobbi del rettilineo Garibaldi-De Carolis, col Monumento ai Caduti che potrebbe aver funto da punto di chiusura (punto di fuga), seppur parzialmente celato dai ‘lampadari’ montati sotto la sezione centrale di ciascun disegno; una coppia di archi coi rispettivi lati A visibili salendo da sud; altri due addobbi aventi il lato B mostrato a chi ascendeva sempre da meridione.