POST 26.1 – Lumi Mugnano di Napoli / Sacro Cuore di Gesú – VELOCE RAFFRONTO SU ALCUNI ASPETTI CHE ACCOMUNANO GLI ALLESTIMENTI 2013 E 2014 DELLA DITTA A. CRISCUOLO DI LUSCIANO (CE) – via Chiesa – (segue dal messaggio precedente)

In questo senso, il 2014 non ha fatto vedere dei visibili miglioramenti in via Chiesa. Per averne conferma basta e avanza l’ennesima osservazione delle sottostanti immagini.

POST 27 – Lumi Mugnano di Napoli / Sacro Cuore di Gesú – VELOCE RAFFRONTO SU ALCUNI ASPETTI CHE ACCOMUNANO GLI ALLESTIMENTI 2013 E 2014 DELLA DITTA A. CRISCUOLO DI LUSCIANO (CE) – via A. Diaz

La disarmonia legata alla differente larghezza degli addobbi, comunque, si era manifestata già nel 2013 pure in via A. Diaz, come mostrano le due segg. foto.

POST 27.1 – (segue da sopra)

In questo senso, purtroppo, il 2014 ha visto il ripetersi del tipo di contrattempo, come prova l’ennesima osservazione della seguente coppia di immagini.

POST 28 – Lumi Mugnano di Napoli / Sacro Cuore di Gesú – VELOCE RAFFRONTO SU ALCUNI ASPETTI CHE ACCOMUNANO GLI ALLESTIMENTI 2013 E 2014 DELLA DITTA A. CRISCUOLO DI LUSCIANO (CE) – Dispersività rispetto alla ricerca di un eventuale “baricentro luminoso”

Se dal punto di vista della “larghezza” degli addobbi, nonché del “posizionamento” e della “presenza di ogni parte occorrente” (dal palo di sostegno laterale alle parti del ‘disegno’), purtroppo, emerge la brutta impressione di una negativa continuità per gli impianti 2013 e 2014 della ditta A. Criscuolo di Lusciano (CE), altrettanto male è andata nell’ottica della ricerca di un eventuale unico “baricentro luminoso”.

Difatti, per entrambe le ultime edizioni della kermesse mugnanese, a trionfare è stato il solo caos, vista l’impossibilità di individuare un unico e chiaro punto di riferimento per tutti gli impianti distribuiti nel paese, come dimostrano le direzioni opposte e contrarie delle freccette per ciascun tratto viario e i diversi punti interrogativi collocati ai margini delle immagini.

POST 29 – Lumi Mugnano di Napoli / Sacro Cuore di Gesú 2014 – ditta A. Criscuolo di Lusciano (CE) – Conclusioni rispetto all’attuale situazione

Malgrado trattasi di elementi scenografici storicamente di rilievo secondario nell’ambito delle Feste Patronali “Esterne” del Sud Italia, i Lumi hanno comunque ricoperto negli anni un ruolo di “razionalizzazione” e di “miglioramento” visivo delle aree interessate.

Purtroppo, però, il lavoro 2014 realizzato a Mugnano di Napoli per la ricorrenza del Sacro Cuore di Gesú dalla ditta A. Criscuolo di Lusciano (CE) si è mantenuto ben distante dalla rappresentazione di tale ruolo.

In particolare, circa i motivi legati alla “larghezza” degli addobbi, nonché al “posizionamento” e alla “presenza di ogni parte occorrente” (dal palo di sostegno laterale alle parti del ‘disegno’), s’invita a leggere anzitutto quanto sintetizzato nel POST 10 del corrente topic.

Circa il tentativo di individuare un unico ‘baricentro luminoso’ per gli impianti, invece, si propone la lettura di quanto scritto proprio nel POST 20 del corrente topic.


In continuità colle considerazioni del sottoscritto discendenti del veloce raffronto di alcuni aspetti che hanno accomunato gli allestimenti 2013 e 2014 (POST da 21 al 28 del corrente topic), inoltre, il cupo sentore è che, malgrado l’innegabile impegno mostrato, pure a Mugnano di Napoli la ditta A. Criscuolo di Lusciano (CE) abbia finito per seguire approcci mentali e procedure piuttosto standardizzati in grado di trascendere dalle caratteristiche degli specifici luoghi e dalle collegabili difficoltà logistiche.

In particolare, la ripetitività di alcuni imprevisti, come la disarmonia della differente larghezza degli archi, fa pensare perfino ad un posizionamento dei pali sempre negli stessi punti, come se l’impresa elettrica avesse addirittura scelto di inserire il pilota automatico, cosa, per carità, sempre legittima, ma ampiamente inopportuna quando diventa necessario migliorare il proprio servizio.

POST 30 – Lumi Mugnano di Napoli / Sacro Cuore di Gesú 2014 – Auspici per il futuro rispetto al posizionamento delle scenografie elettriche di contorno e all’intera kermesse

Ci sono sostanzialmente due possibilità di reazione ai ventinove precedenti messaggi del sottoscritto: abbandonarsi ad un isterismo senza capo né coda oppure intravedere un tentativo di condivisione capace di guardare al futuro.

Ovviamente, saggezza consiglia di guardare il bicchiere mezzo pieno e perciò si procede avanti sottolineando anzitutto la necessità di installazioni maggiormente qualitative degli addobbi elettrici in occasione della ricorrenza ottombrina mugnanese del Sacro Cuore.

D’altro canto, ad esempio, che senso artigianale ha una piazza Brando con quattro “versioni” dello stesso disegno? oppure un pannello che difetta in combinato con gli addobbi immediatamente ai suolo lati? oppure i reiterati episodi di sovrapposizione di parti del telaio in piazza Municipio? Cosa si cela, peraltro, dietro archi di via Chiesa e via Napoli che rivolgono alla citata piazza Municipio non il “lato A”, ma il “lato B” ?

La ricerca di armonia nel lavoro luminoso, quindi, implica anzitutto la voglia di committenti e di esecutori di veder adattata l’installazione ai luoghi interessati, senza mai cercare una sorta di seppellimento tramite lampadine.
A sua volta, il tentativo di veder data compattezza ai lumi durante il processo di montaggio deve mirare alla creazione di un’ideale convergenza degli impianti, portati a rivolgere i rispettivi “lati A” verso un unico e chiaro “baricentro luminoso”.

Bisogna voler «armonizzare» e «compattare in un tutt’uno» le strade e le piazze senza trasmettere una deleteria sensazione di caos allo spettatore, quindi.


Per quanto concerne l’intera kermesse, l’auspicio coincide con quello espressi già da altri utenti in questo topic e riguarda un ritorno (ahinoi, quanto difficile!) alla Vera Pirotecnica Aerea che è stata fino a qualche anno fa. Va inoltre aggiunto l’augurio per l’ingaggio di un vero e proprio Concerto Bandistico, roba totalmente diversa dalla mera bandicciuola di 5 elementi che, stando alle foto pubblicate nella discussione, avrebbe addirittura sfilato lungo il paese la domenica sera.

Tuttavia, caso mai non fosse possibile ciò, rimane il suggerimento di smontare baracche e burattini abolendo financo gli appuntamenti religiosi e lasciando correttamente lo Scauzone nella sua nicchia. Difatti, peggio della “scomparsa festaiola” v’è soltanto un’inutile agonia, indegna di quel sentimento di spiritualità popolare che, purtroppo, rischia di non essere ‘riconsegnato’ alle generazioni a venire di codesta località campana.

MUGNANO DI NAPOLI, O RESURREZIONE O IL NULLA!


Ho concluso per davvero. Ringrazio in anticipo per la pazienza mostrata tutti quegli amici di Piroweb che, eventualmente, avranno letto le considerazioni e gli auspici del sottoscritto riguardanti essenzialmente l’apparato elettrico di Mugnano di Napoli (NA) installato per la ricorrenza ottombrina del Sacro Cuore.

sono senza parole....

Grazie Sig. Raffaele per le foto e per la curata analisi