POST 25 – Lumi Gricignano D’Aversa 2014 – Possibile individuazione di un BARICENTRO LUMINOSO osservando le aree di piazza Municipio (“interna” ed “esterna”), della gigantografia del santo, di via Aversa fino ai limiti ovest del paese, delle vie Sant’Antonio Abate e Umberto (I e II tratto), della strada che porta al cimitero – Riepilogo

Si procede adesso colla pubblicazione di quest’immagine avente l’ambizione di ricostruire l’andamento degli archi nelle strade considerate rispetto alla ricerca dell’eventuale baricentro luminoso.



In primo luogo, va osservato come gli archi situati nella parte pedonale di piazza Municipio (vedasi il riquadro in rosso) facciano testo a sé, visto che agli addobbi della parte “esterna” rivolgono unicamente il “lato B”.

L’area della gigantografia del santo, assieme ai due archi immediatamente ai suoli lati (vedasi il piccolo riquadro in verde), potrebbe rappresentare, invece, un ben definito “baricentro luminoso”. Difatti, rispetto ad esso, paiono rivolgere progressivamente il “lato A” (occhio alle freccette verdi) tutti i disegni installati in piazza Municipio “esterna” (bracci sud, ovest, nord), via Aversa fino ai confini occidentali del paese e via sant’Antonio Abate.

POST 25.1 – (segue da sopra)

Relativamente piú ingarbugliata, invece, parrebbe essere la situazione per il tratto di via Umberto compreso fra via S. A. Abate e lo slargo della chiesa. Difatti, se è vero che una valutazione a caldo dell’andamento degli archi nel loro complesso spinge ad individuare un unico senso culminante nella “ruota” posizionata sul sagrato (vedasi freccette e triangolino giallo della mappa del precedente messaggio, dopo aver magari riletto il POST 21.1 pubblicato nella pagina 7 del corrente topic), resta altrettanto presente un duplice scontro fra “lati B”.
In particolare, il primo viene evocato dall’arco sito sul lato nord della gigantografia e dall’andamento di quelli immediatamente situati alle sue spalle.




Il secondo scontro fra “lati B” riguarda l’ultimo arco del I tratto di via Umberto e quello dello slargo della chiesa piazzato alle sue spalle.





Circa gli archi di via Umberto compresi fra via S. A. Abate e lo slargo della chiesa, peraltro, potrebbe esistere una chiave di lettura ancor piú complessa. Infatti (escludendo dal conto i due circostanti l’area della gigantografia), quelli immediatamente alle spalle del palazzo comunale – prima freccia gialla della mappa del precedente messaggio – potrebbero volgere il “lato A” alla riproduzione del santo, ma secondo uno svolgimento “a chioccia” che ne vuole la ‘provenienza’ dalla parte veicolare di piazza Municipio; mentre soltanto quelli oltre l’immagine del Patrono – seconda freccia gialla della mappa del precedente messaggio – potrebbero rifarsi alla “ruota” della chiesa, ma con risultati poi decisamente modesti in termini di impatto scenografico.

POST 25.2 – (segue da sopra)

Per quanto concerne gli archi situati nello slargo antistante la chiesa (vedasi il riquadro in rosa della mappa del POST 25) potrebbe valere la stessa considerazione della parte pedonale di piazza Municipio: cioè che i disegni facciano testo a sé, visto il citato scontro di “lati B” l’ultimo del I tratto di via Umberto e quello proprio dello slargo piazzato subito alle sue spalle.

In chiusura, va evidenziato l’andamento caotico degli archi interi della strada che porta alla villa comunale e dei disegni siti lungo la via del cimitero.

Alcuni archi del secondo tratto di via Umberto, infatti, potrebbero essere stati osservabili unicamente da settentrione (mappa POST 25: vedasi la freccia arancione), mentre altri solo da un fantomatico ‘baricentro’ sito verso mezzogiorno (mappa POST 25: vedasi il punto interrogativo nero e le freccette color turchino).

Alcuni archi della strada conducente al cimitero, infine, potrebbero essere stati osservabili unicamente da ponente (mappa POST 25: vedasi la freccia arancione), mentre altri solo da un fantomatico ‘baricentro’ sito a levante (mappa POST 25: vedasi il punto interrogativo e la freccetta celesti).

Provando a tirare le somme rispetto alla ricerca di un eventuale “baricentro luminoso” per il lavoro gricignanese della ditta A. Criscuolo di Lusciano (CE), si può sotenere l’idea di un bilancio in chiaroscuro. Difatti, all’eventuale presenza di un riconoscibile ‘fulcro’ (gigantografia del santo), farebbero da contraltare l’ingarbugliata offerta del primo tratto di via Umberto e la caotica disposizione delle luci in direzione della villa comunale e del camposanto. Va inoltre ricordato un duplice episodio di ‘nulla connessione’ coi disegni circostanti (piazza Municipio “interna” e largo chiesa).

Nel peggiore dei casi, insomma, per Gricignano 2014 vi sarebbe stata la presenza di ben 4 ‘baricentri luminosi’ (gigantografia, in direzione della ‘ruota’ sul sagrato, e altri due indefiniti).

In buona sostanza, il lavoro della ditta A. Criscuolo di Lusciano (CE) potrebbe emergere in negativo per una progressiva dispersività, specie se prevale l’ipotesi di un’inopportuno ‘multicentrismo’ per gli impianti.

Caso mai non fosse ancora chiaro, è come se la ruota di una bicicletta avesse piú di un mozzo e quindi fosse impossibilitata a muoversi.

POST 26 – PROPOSTA MIGLIORATIVA PER GLI ADDOBBI ELETTRICI DI GRICIGNANO D’AVERSA

Malgrado trattasi di elementi scenografici storicamente di rilievo secondario, nell’ambito delle Feste Patronali “Esterne” del Sud Italia, i Lumi hanno comunque ricoperto negli anni un ruolo di “razionalizzazione” e di “miglioramento” visivo delle aree interessate.

Tuttavia il lavoro 2014 realizzato a Gricignano dalla ditta A. Criscuolo di Lusciano (CE) si è mantenuto ben distante dalla rappresentazione tale ruolo.

In particolare, circa i motivi legati alla “larghezza” e al “posizionamento” degli addobbi, s’invita a leggere anzitutto quanto sintetizzato nel POST 12 del corrente topic.

Circa il tentativo di individuare un unico ‘baricentro luminoso’ per gli impianti, invece, si propone la lettura di quanto scritto proprio negli ultimi tre messaggi: POST 25, POST 25.1 e POST 25.2.

In poche parole, la sgradevole sensazione è che, malgrado l’ampio impegno mostrato, pure a Gricignano la ditta A. Criscuolo abbia seguito approcci mentali e procedure piuttosto standardizzati in grado di trascendere dalle caratteristiche degli specifici luoghi e dalle collegabili difficoltà logistiche. Ancor piú brutta, tuttavia, è l’impressione che si sia mirato soltanto al ‘riempimento’ delle strade (con maggiore soddisfazione del committente?) e/o all’accrescimento dell’importo danaroso indicato nella fattura finale (con maggiore piacere del lumista).

Nei messaggi a seguire, perciò, ci si diletterà nel proporre e nel motivare una soluzione di installazione relativamente migliore di quella vista nel 2014.


P.S. Data l’unicità di trattazione (valutazione dei lumi gricignanesi 2014), si precisa che i messaggi sottostanti seguono la numerazione di quelli da me pubblicati in precedenza.

POST 27 – PROPOSTA MIGLIORATIVA PER GLI ADDOBBI ELETTRICI DI GRICIGNANO D’AVERSA. ‘Baricentro luminoso’ rappresentato dal “luogo in sé”: PARTE PEDONALE DI PIAZZA MUNICIPIO

Col prezioso aiuto di Google Maps (o di Google Earth, a seconda della scelta dell’utente), è possibile notare come le strade gricignanesi interessate dall’installazione dei Lumi abbiano sempre un andamento irregolare, frutto di una crescita a strati della locale rete urbana contraddistinta da vie piú strette e tortuose a ridosso del centro del paese e da tratti piú ampi e rettilinei in direzione della periferia. Di conseguenza, è possibile stabilire che Gricignano non si presenta come un ‘paese adatto al 100% a un massiccio posizionamento degli addobbi elettrici’ anche nel caso in cui mancassero d’improvviso i balconi sporgenti o si evitassero palificazioni in eccesso vicino a qualche incrocio o a qualche cabina elettrica.

Ecco perché un’importante priorità dei committenti gricignanesi dovrebbe essere quella di fare meno… danni scenografici possibili confinando gli addobbi in un’area decisamente circoscritta. In questo modo, peraltro, pure lo stesso lavoro del lumista potrebbe consocere importanti migliorie sotto il profilo qualitativo.

Venedo al dunque, si precisa come la proposta migliorativa del sottoscritto verti, in particolare, sull’individuazione della sezione pedonale di piazza Municipio come unico e solo ‘baricentro luminoso’.



Segue adesso un’illustrazione maggiormente dettagliata.


PIAZZA MUNICIPIO, sezione pedonale (baricentro luminoso)

Il “gusto scenografico” (fedele compagno di ogni decente lumista) dovrebbe fondamentalmente suggerire il ricorso ad archi di eguale larghezza, in modo da evitare la sconcezza delle “3 versioni di uno stesso disegno” osservata nel 2014.
In quest’ottica, è importante, in primis, il posizionamento dei pali, i quali dovrebbero essere messi a distanze tendenzialmente regolari fra loro lungo uno stesso versante e che, in relazione a quelli del lato opposto, dovrebbero financo essere ubicati in modo quanto piú possibile perpendicolare (cioè l’uno di fronte all’altro).

Circa la piú specifica presenza di un eventuale piccolo ‘capostrada’, invece, la buona riuscita dell’installazione 2014 potrebbe rappresentare uno stimolo per ripeterne la presenza anche in futuro.

POST 27.1 – (segue da sopra)

PIAZZA MUNICIPIO, parte aperta al transito dei veicoli, bracci nord e sud

Come permette di notare Google Maps (o Earth, a seconda di ciò che si preferisce consultare), la parte veicolare della piazza poggia anzitutto sui bracci nord e sud, con quest’ultimo di qualche metro piú lungo.

Per codesti bracci, malgrado l’assenza di un ampio viale di avvicinamento in grado di ‘sfociarvi’, e nonostante la presenza di alberi con una vegetazione al quanto rigogliosa, si può pensare all’utilizzo di “archi interi” oppure di “mezzi archi” posizionati di traverso al senso di marcia (insomma, come accaduto nel 2014, ma in modo molto piú efficente).

Lungo il braccio nord della piazza, gli archi interi (oppure le cosce di ciuccio) andrebbero collocati in modo da avere sempre la stessa larghezza e a intervalli regolari fra loro.
Idem è necessario che avvenga lungo il braccio sud; a riguardo, in aggiunta, si ritiene necessario aggirare la sua maggiore lunghezza attraverso una collocazione arretrata di qualche metro venendo da ponente.

Onde conferire una maggiore solennità, inoltre, si suggerisce di collocare gli addobbi del braccio nord in modo da essere quanto piú possibile perpendicolari a quelli del braccio sud; in poche parole occorrerebbe sforzarsi di posizionarli come se fossero gli uni di fronte agli altri.

Infine, onde ottenere un impatto ulteriormente scenografico, si consiglia di collocare gli addobbi col “lato A” rivolto ad ovest (vedasi freccette rosse nella mappa del POST 27) e, eventualmente, di ricorrere a un “punto di fuga” (una fontana, un cerchio, un quadrato, ecc.) in corrispondenza di ciascun ultimo arco nei pressi di via Umberto (vedasi i due pallini rossi nella mappa del POST 27), onde ottenere un impatto ulteriormente scenografico.

POST 27.2 – (segue da sopra)

PIAZZA MUNICIPIO, parte aperta al transito dei veicoli, braccio ovest

Il braccio ovest della parte veicolare di piazza Municipio è troppo largo rispetto a quelli nord e sud; inoltre è in posizione troppo obliquo rispetto alla linea ideale tracciata dal palazzo municipale. Di conseguenza, diventa quanto mai opportuno adottare una soluzione meno sguaiata di quella datata 2014.
In particolare, si suggerisce di limitarsi a dei “mezzi archi” ovvero a dei semplici pezzi piccoli da collocare di traverso al senso di marcia e lungo il marciapiede piú ad ovest (vedasi i pallini rossi nella mappa del POST 27).
Inoltre, è consigliato di farli risultare leggibili da sud.


VIA AVERSA, primo tratto

Come fanno intuire le foto pubblicate da altro utente, e come permettono di notare pure Google Maps e Google Earth, il primo tratto di quest’arteria si sviluppa in modo talmente irregolare da determinare il posizionamento di archi poco larghi oppure extralarge oppure privi di qualche elemento (dal palo a parte del disegno). Di conseguenza, si suggerisce di non pensare ad esso come un ‘corso’, ma soltanto ad una strada da addobbare con semplici ‘cosce di ciuccio’ o con semplici pezzi piccoli lungo il marciapiede piú a sud fino all’imbocco della curva (vedasi i pallini e i due segmenti in giallo nella mappa del POST 27).
Inoltre, è consigliato di collocarli col “lato A” rivolto verso piazza Municipio.

POST 27.3 – (segue da sopra)

VIA UMBERTO, tratto fra via Sant’Antonio Abate e l’imbocco al piazzale della chiesa

Trattandosi di un’arteria posta chiaramente alle spalle di piazza Municipio, il cuore ludico della kermesse patronale gricignanese, si ritiene anzitutto che l’addobbo elettrico di quest’area dovrebbe essere soltanto una pura eventualità e nulla piú.

Ove mai se ritenesse indispensabile l’agghindamento, tuttavia, si suggerisce di ricorrere a dei semplicissimi pezzi piccoli da collocare lungo il marciapiede posto piú a oriente (vedasi i pallini in verde nella mappa del POST 27).

Per quelli posti esattamente dietro il palazzo comunale, in aggiunta, si suggerisce di fare in modo che siano leggibili da sud procedendo con il loro posizionamento fino all’intersezione col braccio nord della parte veicolare di piazza Municipio.

Per quelli posti in direzione della chiesa, invece, si suggerisce di fare in modo che siano leggibili da nord procedendo con il loro posizionamento fino all’imbocco con largo chiesa (vedasi i due segmenti in verde nella mappa del POST 27).

POST 28 – PROPOSTA MIGLIORATIVA. ‘Baricentro luminoso’ rappresentato dal “tipo di addobbo”: PANNELLO di piazza Municipio – Primo vantaggio: maggiore ‘qualità’ nella fase di installazione

Insomma, da un conto approssimativo, risulterebbe una proposta di installazione luminosa gravitante su: una piazza Municipio “interna” addobbata con archi interi e, eventualmente, un piccolo pannello; una piazza Municipio “esterna”, bracci nord e sud, addobbata con archi interi ovvero dei ‘mezzi archi’ (definiti scherzosamente ‘cosce di ciuccio’ nei post addietro); una piazza Municipio “esterna” braccio ovest e il primo tratto di via Aversa agghindata con dei mezzi archi o dei pezzi piccoli; una presenza soltanto eventualissima di pezzi piccoli lungo il primo tratto di via Umberto.

Caso mai non fosse ancora chiaro, è stato suggerito un addobbo elettrico di Gricignano pari a una decina (o, al massimo, una ventina) di archi interi; una ventina (o, al massimo, una trentina) di mezzi archi; qualche altra decina di pezzi piccoli. Nulla a che vedere, dunque, coll’eccessivo dispendio di materiale registrato nel 2014 lungo tutte quelle che sembrano essere delle strade principali.

Ma quali sarebbero i piú evidenti vantaggi legati a lavori apparentemente piú “sparagnini” a Gricignano?

In primo luogo, con una pesante riduzione dell’area interessata, la ditta di Lumi di turno potrebbe dare un’impronta maggiormente qualitativa al proprio processo di installazione.

D’altro canto che senso artigianale ha già oggi una parte pedonale di piazza Municipio con tre versioni dello stesso arco? e una parte veicolare della stessa piazza con una ‘coscia di ciuccio’ in mezzo ad archi interi? qual è, poi, la logica artigianale alle spalle di alcuni archi totalmente o parzialmente privi di un palo di sostegno laterale? cosa si cela, infine, nell’impossibilità di individuare un unico, chiaro baricentro luminoso?

L’armonia del lavoro luminoso implica anzitutto la voglia dei committenti di veder adattato l’installazione ai luoghi interessati senza mai cercare una sorta di seppellimento tramite lampadine. Bisogna «armonizzare» e «razionalizzare» le strade e le piazze e «non cancellarle», quindi.

Ovviamente l’armonizzazione e la razionalizzzazione dei luoghi di festa richiedono anche la buona volontà del lumista, il quale dovrebbe dare prova di saggia “sincerità” nel momento della contrattazione.
In maniera realistica, però, va ricordato come non tutti gli esponenti di codesta categoria potrebbero agire con tale sincerità. Da un lato per la comprensibile fretta di agire (specie durante l’estate). Dall’alto lato per l’umanissimo timore di medio-lungo periodo di ricevere delle minori ordinazioni e quindi di conoscere bassi introiti, a maggior ragione se vi fosse la contemporanea di diminuire il numero di accensioni generali o parziali.