POST 1.6 – Lumi San Marcellino 2014 – Confronto arco per arco in base a “larghezza”, “posizionamento” e “presenza o meno di tutte le componenti” – PIAZZA MUNICIPIO

Di seguito, ecco una riproposizione fotografica di piazza Municipio che riguarda il pannello antistante il palazzo comunale.



Di per sé il pannello non offre spunti in negativo, ma, anzi, trasmette una positiva sensazione di ascensione ad una sommità come mostrano i pezzi ubicati nell’estrema parte superiore.


Purtroppo, però, il disastro visivo è dietro l’angolo. Per accorgersene basta allargare lo sguardo rapportando il pannello al I e al XIII arco.



Attenta visione, infatti, permette di notare come le sezioni superiori del I arco e del XIII arco abbiano contatto con parti diverse del pannello (vedasi le linee gialle).

Tale evidentissima situazione di asimmetria, inoltre, diventa innegabile dando uno sguardo alle gambe del I e del XIII arco piú a contatto col disegno del palazzo comunale. Difatti quella del primo arco antecede la ‘conclusione’ del pannello, mentre quella del XIII appare in eccedenza (vedasi le linee in rosa).


Nel caso in cui non bastasse quanto finora scritto, comunque, resta sempre possibile raffrontare direttamente parti delle sezioni superiori e inferiori del I e del XII arco (vedasi i segmenti rossi e verdi).

POST 1.6.1 – Lumi San Marcellino 2014 – Confronto arco per arco in base a “larghezza”, “posizionamento” e “presenza o meno di tutte le componenti” – PIAZZA MUNICIPIO

In buona sostanza, l’asimmetria emergente dall’insieme del pannello, del I e del XIII arco fa ricordare quelle fotografie che dapprima vengono strappate e poi sono riattate alla meglio con del nastro adesivo.

Ma, appunto, di foto strappate e riaggiustate stavolta non v’è traccia e quindi occorre motivare (o almeno provarvi) un disastro visivo cosí evidente.

Le foto panoramiche della piazza pubblicate da altro utente non lasciano pensare anzitutto a defaillance legate unicamente al posizionamento del solo I arco (rispetto al secondo, al terzo, ecc.) ovvero del solo XIII arco (rispetto al dodicesimo, undicesimo, ecc.). Anzi, parrebbe configurarsi uno sviluppo “ordinato” su entrambi i lati fino a culminare in una sostanziale convergenza fra le file ovest ed est registrato all’imbocco della chiesa.





Insomma, l’impressione è quella di una piazza san marcellinese che presenta un leggerissimo pendio il quale da ovest scende verso est. Di conseguenza, se il lavoro delle maestranze è da elogiare nel tentativo di creare comunque un buon prodotto, resta, purtroppo e in tutta la sua negativa evidenza, il risultato di una piazza gestita in maniera assurda rispetto al lato forte (quello del palazzo municipale, caso mai non fosse chiaro).

POST 2 – Lumi San Marcellino 2014 – Confronto arco per arco in base a “larghezza”, “posizionamento” e “presenza o meno di tutte le componenti” – VIA DE PAOLA e VIA NAPOLI

Anche le informazioni in possesso del sottoscritto indicano (perlomeno da molti anni) via De Paola e via Napoli come il “vero corso luminoso principale” di San Marcellino. Ciò sarebbe confermato dal loro partire (o concludersi, a seconda dei punti di vista) dalla piazza, ma anche dall’abituale presenza di archi “artisticamente consistenti”.

Si postano ora le riproposizioni fotografiche di due archi installati in via De Paola (direzione verso il c.d. incrocio).




La prima foto riguarda l’arco di via De Paola piú adiacente a piazza Municipio, mentre la seconda riguarda un arco sito nella parte interna del “corso”.

Ebbene anche in questo caso emerge fra i due archi un’indubbia situazione di disarmonia. Difatti non sfugge come il primo sia meno largo del secondo per due ragioni:

- dapprima per il doppio motivetto floreale della parte superiore del disegno che risulta soltanto abbozzato nel primo arco (riquadro rosso), mentre appare interamente nel secondo arco (riquadro verde);

- inoltre per le sporgenze della parte inferiore del disegno che sono 4 per il primo arco e 5 per il secondo arco (in entrambi i casi i lettori possono facilmente basarsi sui numeri in giallo presenti).

POST 2.1 – Lumi San Marcellino 2014 – Confronto arco per arco in base a “larghezza”, “posizionamento” e “presenza o meno di tutte le componenti” – VIA DE PAOLA e VIA NAPOLI

Si posta ora la riproposizione fotografica di un terzo arco di via De Paola (direzione verso il c.d. incrocio) che, ironia della sorte, è immediatamente installato alle spalle del secondo a sua volta considerato nel messaggio di sopra.



Pur dando giusta importanza alle difficoltà logistiche eventualmente presenti (il piano superiore della casa a sinistra?), occorre evidenziare, purtroppo, l’emerita pacchianata artigianale che ne è venuta fuori.

La cerchiatura in rosa mostra anzitutto la sovrapposizione creatasi nella parte centrale dell’impianto. Il riquadro giallo, invece, porta alla luce perfino l’assenza del palo di sostegno.

POST 2.2 – Lumi San Marcellino 2014 – Confronto arco per arco in base a “larghezza”, “posizionamento” e “presenza o meno di tutte le componenti” – VIA DE PAOLA e VIA NAPOLI

Ecco ora la riproposizione di un arco di via Napoli che, un’attenta visione delle foto precedentemente pubblicate, permette di assegnare agli immediati paraggi del c.d. incrocio.



Stavolta le difficoltà logistiche presenti (l’ingresso di un negozio?) hanno determinato “soltanto” (ma sempre purtroppo) una mezza pacchianata artigianale.

La cerchiatura in rosa, infatti, mostra un altro caso di sovrapposizione creatasi nella parte centrale dell’impianto. Il riquadro giallo, invece, conferma l’assenza della parte conclusiva del palo di sostegno.

POST 3 – Lumi San Marcellino 2014 – Confronto arco per arco in base a “larghezza”, “posizionamento” e “presenza o meno di tutte le componenti” – c.d. INCROCIO

Il c.d. incrocio luminoso di San Marcellino viene a trovarsi nell’intersezione di corso Italia, via De Paola e via Napoli.

Stando a quanto scritto da altri precedentemente, nell’edizione 2014 è stato composto da dodici archi “laterali” e da 4 archi “centrali” ai quali, sopra e sotto, sono stati agganciate altre singole componenti (come i ‘lampadari’). Ciò malgrado, per non ingolfare la discussione, il sottoscritto darà valutazioni solo su cinque di essi ubicati lateralmente.

Si comincia col ripostare le immagini, rispettivamente, dell’arco laterale di nord est, dell’arco laterale est (imbocco via Napoli) e dell’arco laterale di sud est.





Ebbene i tre archi fanno emergere delle disarmonie che già incidono negativamente su tutto l’incrocio.

In primo luogo, l’arco laterale di N/E e l’arco laterale di S/E recano lo stesso tema, seppure sciorinato con differente larghezza. In un caso, infatti, i microdisegnini della fila all’apice dell’arco sono 5, mentre nell’altro scendono a 4 (vedasi sempre i numeri in giallo).
Ulteriore conferma della differente larghezza è possibile averla raffrontando lo spazio circostante i ‘lampadari’ (indicati col riquadro verde).

A cavallo fra l’arco laterale di N/E e l’arco est, inoltre, manca la parte inferiore del palo, come conferma la doppia riquadratura in rosso che appare in entrambe le relative fotografie. Un’altra mezza pacchianata artigianale, insomma, appare in bella vista in un punto ritenuto molto probabilmente nevralgico da committenti ed esecutore.

POST 3.1 – Lumi San Marcellino 2014 – Confronto arco per arco in base a “larghezza”, “posizionamento” e “presenza o meno di tutte le componenti” – c.d. INCROCIO

Si procede col ripostare le immagini, rispettivamente, dell’arco laterale di nord ovest, e dell’arco laterale di sud ovest.




Il tema prescelto dal lumista è lo stesso di quello già intravisto cogli archi di N/E e S/E. Purtroppo, però, le disarmonie non terminano.

Specie l’arco laterale di nord ovest, difatti, si presenta come il piú lungo del lotto, come confermano i 6 microdisegnini posti nella fila al suo apice (vedasi la numerazione in giallo) e il maggiore spazio circostante il suo ‘lampadario’ (riquadro in verde).

POST 3.2 – Lumi San Marcellino 2014 – Confronto arco per arco in base a “larghezza”, “posizionamento” e “presenza o meno di tutte le componenti” – c.d. INCROCIO

Nel complesso, il c.d. incrocio sanmarcellinese 2014 si pone come una forzatura artigianale che, purtroppo, non riesce a far concilare l’ammirevole impegno della maestranza ingaggiata col risultato che appare innanzi all’occhio spettatore.

Ovviamente non vi è nulla di male nella presenza di tre differenti temi prescelti per i dodici archi “laterali” (uno per 2 archi verso nord e sud; un altro per i 2 archi all’imbocco delle vie De Paola e Napoli; un altro ancora per i 4 archi messi a N/E, S/E, N/O, S/O) poiché trattasi di un positivo indizio di variazione. La questione, in realtà, si pone specificatamente per le tre versioni di uno stesso disegno evidenziate nei POST 3 e 3.1, nonché per l’assenza della parte conclusiva di un palo all’imbocco con via Napoli.

In maniera assai spiccia, si evidenzia l’assoluta inopportunità del c.d. incrocio luminoso a San Marcellino. O, almeno, per quella determinata parte del paese poiché l’esigenza di instalare archi ben armonizzati fra loro difficilmente può coincidere con uno svogimento viario di base che non è perfettamente parallelo, come lostra quest’immagine sottostante:



In buona sostanza, l’asse via De Paola/via Napoli dà l’impressione di apparire fin troppo obliquo verso il basso (linee arancioni) rispetto a quello tracciato da corso Italia (linee gialle).

POST 4 – Lumi San Marcellino 2014 – Confronto arco per arco in base a “larghezza”, “posizionamento” e “presenza o meno di tutte le componenti” – Riepilogo rispetto a quanto considerato per PIAZZA MUNICIPIO, via DE PAOLA, via NAPOLI e per il c.d. INCROCIO

Dal punto di vista della “larghezza”, del “posizionamento” e della “presenza o meno di tutte le componenti”, il lavoro di installazione degli addobi elettrici avvenuto fra piazza Municipio, via De Paola, via Napoli e il c.d. Incrocio presenta, purtroppo, diversi motivi di perplessità.

Dal solo punto di vista della larghezza degli archi, ad esempio, si notano in piazza Municipio tre versioni dello stesso disegno (a 8, 12 e 14 cellette nella parte sottostante la microspalliera). Lungo via De Paola e via Napoli, invece, appaiono già due versioni dello stesso disegno (4 ovvero 5 sporgenze nella parte inferiore). Nel c.d. Incrocio, poi, uno stesso tema prevede almeno tre differenti soluzioni (4, 5 e 6 microdisegnini all’apice degli archi di N/E, S/E e S/O).

Data l’estrema importanza che possono rivestire queste aree, poi, sono da vedersi in negativo (malgrado tutte le sacrosanti motivazioni logistiche) pure taluni episodi di sovrapposizioni dei disegni (I arco della piazza, arco di via De Paola).

Inoltre, sono assolutamente da concepire come delle emerite pacchianate tutte quelle mancanze parziali o totali dei pali di sostegno registrate già per ben tre volte fra via De Paola, via Napoli e il c.d. Incrocio.
Il “palo”, infatti, non è solo utile, ma anche parte integrante del prodotto artigianale offerto all’occhio spettatore; per cui diventa impossibile farne a meno, anzitutto per gli archi interi messi di traverso agli assi viari.

Da non trascurare, infine, la brutta asimmetria di piazza Municipio spiccante dall’accostamento del pannnello, del I arco e del XII arco (rileggasi POST 1.6.1).

In buona sostanza, tenendo conto dei citati “parametri” resta evidente l’idea di uno svolgimento oggettivamente disomogeneo e francamente disarmonico degli addobbi elettrici ubicati fra piazza Municipio, via De Paola, via Napoli e il c.d. Incrocio.

POST 5 – Lumi San Marcellino 2014 – Possibile individuazione di un BARICENTRO LUMINOSO osservando le aree di piazza Municipio, via De Paola, via Napoli e corso Italia (direzione nord e sud)

Un buon lavoro luminoso passa, molto spesso, anche attraverso l’individuazione certa di un “baricentro luminoso” a partire dal quale ogni arco delle strade circostanti tende a rivolgere il proprio “lato A”.

Per baricentro luminoso qui si vuole intendere quella parte dell’addobbo (ritenuta indubbiamente la piú importante) verso cui cui tendono idealmente a convergere tutti gli altri delle strade circonvicine. Esso può comprensibilmente variare di località in località a seconda pure del budget disponibile; in particolare può essere costituito da un pannello 30x30 metri sito in una piazza ovvero da una galleria di 15 archi ovvero da un ‘incrocio’.

Per quanto convecerne invece il “lato A”, qui si vuole rimandare a quella parte dell’addobbo luminoso in cui il “disegno di turno” non appare sovrapposto dalla serie di piccoli legni di “sostegno” che, pur non annoverando lampadine su di essi, assumono una decisiva importanza per dare stabilità ad una singola struttura. D’altro canto, è risaputo che ogni arco luminoso basato su impianti in legno reca sempre un “lato A” (quello buono) e un “lato B” (quello di… servizio) che rendono “artigianalmente” impossibile la lettura fronte-retro.

Considerando un intero paese, insomma, il baricentro luminoso sta all’intera installazione elettrica cosí come il mozzo della ruota di una bicicletta sta ai raggi immediatamente circostanti. Ecco, a riguardo, un breve ed inequivocabile esempio:



Nei post a seguire si cercherà di capire se la ditta A. Criscuolo di Lusciano (CE) abbia scelto un baricentro luminoso di riferimento o, almeno, se sia possibile per lo spettatore desumerne uno da sé in maniera rapida e certa.