Di seguito il mio ragionamento.
1 - Perché questa espressione: cosiddetto piromusicale. Perché ho delle perplessità oggettive di tipo artistico-artigianale sul reale valore pirotecnico di questo tipo di eventi.
2 - Cosa dovrebbe essere un cosiddetto piromusicale. Fuochi a tempo di Musica. Vi è una serie di tracce musicali e i Fuochi le vanno appresso.
3 - Materiali per un cosiddetto piromusicale. Anzitutto mortai e materiale pirotecnico. Per il materiale pirotecnico preciso e preciserò (ancora in seguito) che si tratta soprattutto di effetti pirici secondari. Scrivo effetti pirici secondari in quanto indico elementi che da soli non sono in grado di rappresentare la parte “essenziale” di un qualsiasi spettacolo pirotecnico. Poi è necessaria la presenza di supporti tecnologici e informatici (dalle centraline, ai software, ai computer, fino, eventualmente, a cd e dvd) Infine è facile prevedere la presenza di casse-audio di grosse dimensioni, per diffondere i brani musicali.
4 - Come dovrebbe svolgersi normalmente un cosiddetto piromusicale. In condizioni che desumo ottimali, la Musica dà l’impressione di “comandare” i Fuochi. L’idea di base è che la musica sia udita, mentre l’effetto pirico sia soltanto visto. Ciò vuol dire che durante un simile spettacolo servono casse musicali potentissime e Fuochi che “non producono rumore”. Se si sente il “rumore” dei Fuochi, il cosiddetto piromusicale non riesce bene. E anche ammesso che il “rumore” dei “botti” non si ascolti, serve che questi ultimi “vadano a tempo”; dunque se i Fuochi “muti” vanno “fuori tempo” il c.d. piromusicale non riesce cmq bene.
5 - Osservazione di un cosiddetto piromusicale. Ciò che << si vede >>. Ho scritto “osservazione” in quanto ho ritenuto più facile mettermi nei panni dello spettatore. E anche perché non sono un pirotecnico o nulla che si avvicini ad esso. Ma soprattutto perché, a scanso di equivoci, confermo che ho visto numerosi cosiddetti piromusicali, live e sul web, e pure su Piroweb. Dunque non improvviso perchè non ne varrebbe la pena. Se piove non posso dire che è soleggiato e viceversa.
Cosa si vede generalmente durante un cosiddetto piromusicale? Abbozzo un elenco di “articoli prevalenti”. Piccole simulazioni d’incendi a terra, simulazioni di torce fiammeggianti, colpettini singoli “a lampi” a terra; vulcani, fontane e getti vari; effetti a ventaglio, effetti “ali del pavone”; sbruffi, scie, traccianti, candele romane; crocette, sciami d’api, code di cavallo; ma anche palle e palline giapponesi con effetti crackling, effetti lucciole, effetti pioggia nera, effetti pioggia bianca. Tali “articoli prevalenti” non sono logicamente estranei ad un classico spettacolo pirotecnico. Li troviamo come apertura per bombe da tiro e come parte introduttiva per la serie di fermate del finale. E come sono abitualmente classificati tali “articoli prevalenti” all’interno di un normale spettacolo? Come roba di contorno. Io preferisco utilizzare l’espressione effetti pirici secondari per due ragioni. La prima è già spiegata (roba di contorno) ed è inutile dilungarsi; la seconda è per distinguere tali effetti pirici secondari dai manufatti artigianali complessi (bombe da tiro e fermate), vanto della Pirotecnica Italiana.
6 - Osservazione di un cosiddetto piromusicale. Ciò che << non si vede >>. Non ci sono le bombe da tiro e le fermate (lunghe o stutate); la scarica “s’alleggerisce”. Mancano o difettano, a mio modo di vedere, proprio quegli elementi che realmente “fanno esistere” la Pirotecnica, cioè quegli elementi “essenziali” che separano questa forma espressiva da tutte le altre e che rendono una sparata degna di essere ricordata nel tempo. Durante un cosiddetto piromusicale non si vede un granchè dal punto di vista “tecnico”.
Inoltre, e dunque, paiono essere presenti anche degli << inconvenienti tecnici >> che mi permetto di ora di evidenziare.
_________________ I fuochi marciano nel tempo e nel silenzio. (Francesco Nicassio)
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