POST 15.1 – (segue da sopra) All’esposizione della proposta occorre premettere che essa è fatta immaginando un prolungamento ulteriore dei lavori pubblici lungo il lato nord est di p.zza sant’Anna, esattamente accanto alla chiesa. È evidentemente chiaro, quindi, che essa andrebbe rivista qualora tali lavori concludessero.
Per quanto concerne il “baricentro luminoso”, va sottolineata la necessità temporanea di riconfermare il piccolo pannello della facciata della chiesa, malgrado lo spazio antistante sia troppo ridotto. A riguardo, s’invita a visionare il sottostante stralcio di immagine tratto da Google Maps che consente di verificare il ruolo di intralcio giocato dall’edicola e da un albero.
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La conferma dell’attuale baricentro luminoso consiglierebbe tuttavia di escludere la presenza di addobbi elettrici a ovest dello spazio antistante la chiesa, nella sezione pedonale della piazza, in modo da trasmettere una maggiore sensazione di ariosità allo spettatore di turno e da rendere leggibile il pannello almeno da ponente.
Per quanto concerne il lato sud di p.za Sant’Anna, la presenza degli alberi spinge a ricorrere semplicemente a dei mezzi archi (chiamati scherzosamente da molti cosce di ciuccio) in modo da non installare lumi interi, ma in parte coperti dalle foglie. Allo scopo di trasmettere un’idea di continuità alla gente, inoltre, si ritiene opportuno sfruttare l’allineamento del marciapiede meridionale della piazza e del marciapiede meridionale di via Renella compreso fino alla parrocchia San Vitaliano, dove poi, al centro dell’arteria (eventualmente accanto all’ultima “coscia” o subito dopo quest’ultima) sarebbe piazzato un tassello luminoso a mo’ di chiusura prospettica.
Via De Martino e via Verdi potrebbero seguitare con un’installazione ad arco intero come adesso, tenendo tuttavia a mente la necessità di piazzare un tassello a mo’ di chiusura prospettica assieme o subito dopo l’ultimo arco intero.
Per quanto concerne via Vico, nulla vieterebbe la conferma di mezzi archi o addirittura il semplice posizionamento di tasselli. Ciò nonostante, allo scopo di trasmettere alle persone delle appaganti sensazioni di razionalità e di armonia, sarebbe saggio che i pali fossero montati tutti sul lato di levante, cioè ai margini dello spazio pedonale che si immagina rientrare nelle pertinenze della chiesa di Sant’Anna. Per inquadrare visivamente quanto qui sostenuto, il sottoscritto invita gli amici utenti a consultare appositamente il software Google Maps.
Soprattutto, al fine di realizzare un lavoro per davvero degno di lode,
sarebbe fondamentale che ciascun disegno volgesse il proprio lato “A” alla piazza dove è sito il pannello. In particolare, gli ipotetici mezzi archi del tratto fra p.za Sant’Anna sud e via Renella dovrebbero essere leggibili muovendosi dall’incrocio colle vie De Martino, Verdi e G.B. Vico, visto che l’ingresso della chiesa sta nella porzione occidentale della piazza stessa.
A questo punto, piú dello scritto, può aiutare il lettore la seguente immagine.
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Insomma, a differenza di altri casi nei quali è emersa l’urgenza di un taglio quantitativo del materiale impiegato come propedeutico alla realizzazione di opere di qualità migliore (vedasi l’intervento del sottoscritto nel topic di Piroweb su Mugnano/Sacro Cuore 2014:
http://www.piroweb.it/forum/viewtopic.php?f=122&t=4627&start=50), per Caserta-centro si tratterebbe principalmente di apportare dei ritocchi qui e lí, considerandosi per gran parte adeguati il tipo di commissione e il budget corrisposto alla ditta.
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Post Scriptum – Suggerimento finale per il futuro svolgimento della stessa ricorrenzaNei post precedenti a questo, il sottoscritto si è dilettato a effettuare considerazioni sull’impianto elettrico montato quest’anno a Caserta-centro a seguito delle foto condivise da altro utente. Volendo però allargare lo sguardo, va osservato come la programmazione della ricorrenza 2016 in onore di sant’Anna abbia avuto ben poco da condividere con una tipica Festa Patronale “Esterna” del Sud Italia.
In primis,
è mancato almeno un Concerto Bandistico capace di eseguire sul palco dei brani operistico-sinfonici; quindi qualcosa che non ha nulla a che vedere colla pur dignitosa banda processionale del posto.
In secundis,
sono mancati i Fuochi Pirotecnici Aerei; quindi qualcosa che nulla a che vedere collo sparuto lancio mattutino di bomba carta.
Insomma, in questo periodo storico, a Caserta-centro non sta avendo svolgimento alcuna festa patronale in onore di sant’Anna! Di conseguenza, si auspica, seppur con un certo malcelato pessimismo, che la kermesse di Caserta-centro possa riemergere dalle sabbie mobili intrise di “neomelodico” nelle quali è piombata. E se per le orchestre di fiati e percussioni il problema potrebbe non essere di difficile soluzione, maggiormente complicata resterebbe l’individuazione di un’idonea area di sparo. In quest’ultima ottica, fra l’altro, non sarebbe neppure da sottovalutare l’esistenza di una molteplicità di identità locali casertane (pari all’alto di frazioni, oltre una ventina, circostante il centro cittadino), sicché la scelta di un sito potrebbe determinare l’ostracismo da parte delle restanti comunità.
Comunque, caso mai per Caserta-centro non risultasse possibile una ripresa del percorso storico festaiolo sulla base dei summenzionati pilastri espressivi, s’invita a procedere con un’opzione sulle prime molto piú dolorosa, ma alla lunga decisamente migliore: smontare baracche e burattini, abolendo financo gli appuntamenti religiosi e lasciando correttamente la statua di sant’Anna nel matroneo sovrastante l’altare maggiore. Difatti, peggio della “scomparsa festaiola” v’è soltanto un’inutile agonia, indegna di quel sentimento di spiritualità popolare che, purtroppo, rischia di non venire ‘riconsegnato’ alle generazioni future del capoluogo.
Ho concluso. Ringrazio in anticipo per la pazienza mostrata tutti quegli amici di Piroweb che, eventualmente, leggeranno le considerazioni e le proposte del sottoscritto riguardanti essenzialmente l’apparato elettrico di Caserta-centro installato per la ricorrenza di sant’Anna.