POST 2/10
B. BRUSCELLA – DIURNO 10/11
- Apertura L’apertura è in primo luogo un segnale di avviso della sparata imminente che può essere eventualmente arricchito con giochi pirici (effetti terra-aria, materiale sferico di vario tipo, ecc.) senza per questo andare a scomodare granate cilindriche aventi “colpi a scala” e “pigliate di botti o di intrecci”, il cui posto, pena la ripetitività dello spettacolo, è fra le fermate della “batteria finale”. Invece il fuochino B. Bruscella indugia proprio fra volate di colpi a 8 e stutate cilindriche a colpi scuri, con quest’ultime, peraltro, che danno all’occhio spettatore una forte sensazione di striminzito per ciascuna di esse. VOTO 0 (zero).
- Bombe da tiro 1° lancio. 10 riprese, in 3 sfondi (4-3-3). Su dieci riprese ben sette sono a colpi scuri. Bene l’apertura del secondo sfondo; decisamente meno quella del terzo che di fatto va in contemporanea colla terza ripresa della pacca precedente. L’impressione comune è che Bartolomeo Bruscella segua, specie per le bombe diurne montronesi (e non soltanto montronesi), una logica di progressione per quantità, qualità: a conti fatti, però, sembra perdersi già una bomba da tiro. VOTO 5.
2° lancio. 9 riprese, in 4 sfondi (3-2-2-2). Nel primo sfondo si hanno colpetti e colpi scuri con un passaggio centrale che ritengo (salvo eventuali correzioni da parte degli amici utenti) a stucchi. Dal secondo sfondo, però, la musica cambia d’un tratto e “lo spartito” diviene assai ambizioso visto che ogni apertura è ben scandita ed emerge perfino una logica “a stutata”. Secondo, terzo e quarto sfondo sono altresì tutti a colpetti. Magrado il sottoscritto abbia il succitato dubbio nel momento della pubblicazione di codesto post, la bomba da tiro in questione è da ritenersi fin da ora fra le più complicate delle ultime edizioni montronesi. VOTO 6,5.
Il sottoscritto desidera complimentarsi di cuore col fuochino Bartolomeo Bruscella per il suddetto lancio auspicandone fin da ora la ripetizione nei mesi a venire, anche previo "ritocco" del primo sfondo (per esempio, procedendo con due sole riprese a colpetti).
3° lancio. 9 riprese, in 3 sfondi (3 x 3). Tre tipi di variazione: colpi scuri, lampi e colpetti. Nel complesso, affidabile. Tipica produzione modugnese. VOTO 5,5.
4° lancio. 7 riprese e 21 botti, in 4 sfondi (4 riprese, 7 botti e 1 ripresa x 3 sfondi). Pregi e difetti identici grosso modo a quelli emersi già in occasione del 1° Novembre. Scandita l’apertura della seconda pacca, mentre la terza e la quarta anticipano addirittura la ripresa dello sfondo precedente. In termini assoluti siamo nei paraggi della “2 riprese e 31 botti” o addirittura oltre; in termini concreti si è purtroppo innanzi ad un numero da circo che, ahinoi, avrà forte richiesta in sede di committenza per molti e molti anni. Il voto minimo si giustifica colla caduta a terra del controcolpo. VOTO 0 (zero).
5° lancio. 5 riprese, in 2 sfondi (4 + 1). Stucchi, colpetti e colpi scuri nella prima pacca. Seconda pacca, che infine risulta separata dall’ultima pigliata del precedente sfondo, con apertura decisa, effetto stutata, e ripresa di colpetti ampia e godibilissima. Il sereno che ritorna dopo la grandinata della quarta bomba da tiro. VOTO 6,5.
_________________ I fuochi marciano nel tempo e nel silenzio. (Francesco Nicassio)
|